Ciao, per l'abbigliamento waterproof manca un poncho, che soprattutto da primavera in poi risulta estremamente utile sia in bici che per trekking. Piccolo da portare, waterproof perché plasticoso, economico. Copre lo zaino, può arrivare fino alle scarpe, più aerato di altre soluzioni (l'aria entra da sotto o da apposite fenditure), si mette e si toglie in un attimo e asciuga praticamente da solo. Soprattutto per chi - come me - comunque suda, il piccolo fastidio della copertura plastica è ampiamente ricompensato. A quel punto bastano un buon paio di scarpe impermeabili e si va. Io personalmente non amo né salomon né columbia - per questioni di rigidità, larghezza pianta minima che stringe troppo il piede, spessore dello stack, eccessivo supporto plantare e drop.
Dipende molto dal tipo di attività che fai, il poncho non l'ho mai considerato per il trekking però. Mi dà la sensazione di impacciare. Per il sudore trovo molto pratiche le zip sotto le ascelle della shell Patagonia. Sulle scarpe so poco, ma mi trovo bene con le mie Columbia anche come pianta, però ammetto che sono di almeno una misura più grandi.
la comodità del poncho dipende molto dal sentiero. se è una via da cinghiali, rischi di incastrarti nella vegetazione. ma in sentieri battuti, risolve molti più problemi di quanti ne crei, secondo me. E può costare un decimo di uno shell patagonia :)
Ottime le galosce waterproof credo le prenderò per l’Irlanda…
Ciao, per l'abbigliamento waterproof manca un poncho, che soprattutto da primavera in poi risulta estremamente utile sia in bici che per trekking. Piccolo da portare, waterproof perché plasticoso, economico. Copre lo zaino, può arrivare fino alle scarpe, più aerato di altre soluzioni (l'aria entra da sotto o da apposite fenditure), si mette e si toglie in un attimo e asciuga praticamente da solo. Soprattutto per chi - come me - comunque suda, il piccolo fastidio della copertura plastica è ampiamente ricompensato. A quel punto bastano un buon paio di scarpe impermeabili e si va. Io personalmente non amo né salomon né columbia - per questioni di rigidità, larghezza pianta minima che stringe troppo il piede, spessore dello stack, eccessivo supporto plantare e drop.
Dipende molto dal tipo di attività che fai, il poncho non l'ho mai considerato per il trekking però. Mi dà la sensazione di impacciare. Per il sudore trovo molto pratiche le zip sotto le ascelle della shell Patagonia. Sulle scarpe so poco, ma mi trovo bene con le mie Columbia anche come pianta, però ammetto che sono di almeno una misura più grandi.
la comodità del poncho dipende molto dal sentiero. se è una via da cinghiali, rischi di incastrarti nella vegetazione. ma in sentieri battuti, risolve molti più problemi di quanti ne crei, secondo me. E può costare un decimo di uno shell patagonia :)
Su questo non c'è dubbio: Patagonia lo compro solo quando lo trovo al 50%