ⓟolpette — la vanzletter #2
la foto che apre il numero 2 della newsletter evoca l'elefante nella stanza delle polpette: gli spaghetti with meatballs, piatto che insieme alle fettuccine Alfredo rappresenta la cucina tipica italiana nell'immaginario statunitense, ma che non esiste nella cucina italiana. eppure una preparazione che ci sembra così poco ortodossa nella tradizione italiana esiste eccome.
ma si tratta di spaghetti alla chitarra, quindi pasta all'uovo. ne deriva che la regola potrebbe essere: i sughi a base di manzo si abbinano alla pasta di grano duro solo con formati di pasta corti.
polpette è la vanzletter del 2019. è composta di due o tre o quattro sezioni, ognuna delle quali contiene qualcosa di diverso. ecco gli ingredienti di questa settimana:
Le strade di New York oggi e cent'anni fa: le auto si sono mangiate le città.
Poteva non esistere la pirateria dei canali TV live? Certo che no.
I migliori film del 2018: ho analizzato e incrociato per voi le liste delle testate.
È venuta l’ora di usare le mascherine filtranti in città? Ecco quali e perché.
1.
Cos'è successo alle nostre città in cento anni? Un archivio pubblico di foto della città di New York oggi (con street view) e allora. La prima cosa che si nota? Le auto hanno preso il controllo. Abbiamo ceduto il nostro spazio vitale a dei robot, che ci hanno espulsi dalle nostre strade.
Quanto spazio resta all'umano e quanto alla robomacchina? Quanta parte delle nostre città abbiamo riservato a un mezzo di trasporto unipersonale, che ci tiene fermi ai semafori per la maggior parte del tragitto e sta fermo per il 90% del tempo? Lo ha calcolato Copenhagenizer.
2.
Negli anni 90 ci fu Napster con la musica, poi Bittorrent con il cinema, poi i canali di scambio di e-book: l'unico contenuto digitale che sembrava non avere ancora un sistema di sharing era la TV dal vivo. Poi arriva IPTV, liste di indirizzi di server che, importati in appositi software, consentono di vedere in streaming le dirette dei canali TV di tutto il mondo.
(occhio che i software sono legali, le liste no, in quanto i contenuti a cui danno accesso sono coperti da copyright e diritti di distribuzione).
(e: quanto ancora a lungo riuscirà a resistere il sistema dei diritti di distribuzione per mercato geografico, in un mondo in cui le distanze sono azzerate dai media digitali?)
3.
Mi sono messo a leggere le classiche liste "best movies of 2018" e a incrociare i dati, per estrarre un listone finale, cioè i film che sono piaciuti di più ai critici cinematografici di testate autorevoli e accreditate (cioè: non c'è l'opinione di mio cugino). Due titoli (prevedibili) sopra tutti, ma dei follower interessanti, con alcuni titoli che in Italia non si sono sentiti moltissimo. Gran anno per il cinema, il 2018.
The Favourite / 17 voti
Roma / 17 (su Netflix)
First reformed / 15 voti
Eighth Grade / 15
A star is born / 15
Leave No Trace / 13 voti
BlacKkKlansman / 13
Shoplifters / 12 voti
If Beale Street Could Talk / 12
Black Panther / 12
Burning / 11 voti
Cold war / 11
Annihilation / 7 voti (su Netflix)
The Ballad of Buster Scruggs / 7 (su Netflix)
You Were Never Really Here / 7
The Rider / 7
4.
È venuto il momento di usare le mascherine antinquinamento in città?
Probabilmente sì. Il Post qui spiega cosa sono e come funzionano.
Sul perché dovremmo usarle, basterà sapere che nella Pianura Padana lo smog (PM 10, PM 2,5 e ossidi d'azoto) uccide ogni 5 anni e mezzo più persone che la seconda guerra mondiale (disclaimer: chi volesse mettere in discussione il post di Aspo Italia è pregato di farlo a partire dai dati :)
Qui e qui alcuni esempi di mascherine in vendita su Amazon. Per fermare veramente tutto, però, servono quelle professionali. La maschera contiene un filtro che è da cambiare o lavare ogni tanto.
Il problema principale per l'adozione è l'assenza di un effetto gregge: in Asia sono molto diffuse, ma in Italia girare con la mascherina è considerato da stravaganti.
E’ tutto per questo numero.
“Polpette di Bavària! Peccato tu non pole mangiare.”