☳ Polpette n°318
Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti.
questa è Polpette, la vanzletter
di notizie è pieno il mondo, ma anche di polpette
le Polpette non hanno fini di lucro e ci mancherebbe, ma ogni tanto, soprattutto a fine anno, ho la necessità di fare il punto: ‘sta newsletter serve ancora? può essere più utile? dovrei fare qualcos’altro?
il modo di fare qualcos'altro per quest’anno mi è fornito da Kiva, piattaforma di microcredito che ho già promosso più volte, che ha appena lanciato i social giving, raccolte di finanziamenti per scopi sociali specifici.
QUINDI questo Natale ti propongo di contribuire a una raccolta fondi che andrà direttamente a finanziare l’istruzione di giovani donne e altre iniziative femminili in paesi in via di sviluppo. non è una donazione singola ma un prestito ricorsivo, che quando è restituito viene nuovamente elargito ad altre donne.
perché solo donne? perché sono convinto che la società del futuro sarà costruita dalle ragazze, anche considerando che in questo momento, statisticamente, i maschi non si presentano benissimo sul piano valoriale e politico. non che li si voglia punire, ma nel fundraising vanno fatte delle scelte, e i maschi sono meno discriminati.
i finanziamenti, erogati da Kiva direttamente alle donne, serviranno per acquistare attrezzature e spese per la scuola e altre attività, anche imprenditoriali.
per aderire bisogna fare una registrazione su Kiva e depositare una somma a piacere in $ attraverso Paypal, che non applica commissioni a Kiva. chi non si sentisse a suo agio con i pagamenti online o avesse remore a usare Paypal, lo capisco.
La catastrofe climatica si manifesterà come una serie di disastri visti attraverso le fotocamere degli smartphone, ripresi sempre più vicino a te, fino a che non sarai tu a filmare.
Le Polpette della settimana
Global Carbon Budget 2025
la stima del bilancio delle emissioni per il 2025 vedono un aumento globale delle emissioni dell’1,1%, anche grazie a un calo delle emissioni nel land-use change, cioè la destinazione d’uso dei terreni. qui c’è una serie di grafici comprensibili che ci fanno capire l’andazzo generale, che è ancora di gran lunga insufficiente.
solo il Giappone è in calo, al -2,2%. Cina e EU sono a +0,4%, USA a +1,9%. se la Cina sembra avviata al plateau e successivamente si spera a un calo costante, l’India, nazione più popolosa al mondo al +1,2% resta un’incognita.
i comunisti che sconfiggono la povertà
a proposito di India, il Kerala è il primo stato indiano ad avere ufficialmente sconfitto la povertà estrema e oggi ha il tasso di povertà più basso di tutta l’India. è anche l’unico stato indiano governato da un’amministrazione marxista. il risultato è stato ottenuto con un piano quadriennale basato su micropiani decisi dal basso.
non è l’unico caso: la Cina, nel corso di un percorso durato decenni, ha portato fuori da uno stato di povertà estrema 850 milioni di cinesi: dall’88% nel 1981 allo 0,7% nel 2015 (dove per povertà si intende proprio la fame, cioè vivere con meno di 2$ al giorno).
anche Miquelon-Langlade va sott’acqua
un comune della collettività d’oltremare di Saint-Pierre e Miquelon, un’isoletta al largo del Newfoundland canadese con circa 600 abitanti, potrebbe essere la prossima cittadina ad andare sott’acqua, e sta evacuando. il comune non supera i tre metri di altezza rispetto al livello del mare (NB: come buona parte della prima fascia costiera adriatica a nord di Rimini).
in Iran c’è la peggiore siccità degli ultimi 60 anni
a Teheran non piove da molti mesi e l’acqua è razionata. si comincia a pensare di spostare la capitale in una zona più piovosa. inoltre, le attività di estrazione di acqua dal sottosuolo hanno causato una subsidenza di 30 centimetri all’anno, mettendo a rischio le infrastrutture cittadine. non possono nemmeno fare la semina delle nuvole: non c’è abbastanza umidità nell’aria perchè funzioni.
la conferenza sul clima sta andando molto male
l’Europa Unita, stretta tra la pressione dei movimenti populisti negazionisti e le richieste trumpiane di abbandonare il Green Deal, sta mollando il colpo sul clima.
d’altra parte, nonostante danni legati alla catastrofe climatica di oltre 100 miliardi di dollari all’anno, anche i miliardari che rappresentavano una delle poche voci a favore della battaglia per il clima stanno cambiando posizione: quella attuale di Bill Gates è che la povertà è un problema più grave del clima, in una falsa dicotomia (la crisi climatica È una crisi di sicurezza economica) che la dice lunga sull’andazzo negli USA di Trump, ma anche nel resto del mondo.
ci siamo stancati di sentir parlare di mitigazione delle emissioni ancora prima di cominciare. davanti agli effetti della crisi climatica, che cominciano (per ora ancora timidamente) a farsi sentire, pare che l’unico approccio sia quello dell’adattamento, che alla fine significa: ritirarsi in complessi di edifici protetti in zone alte per i ricchi, migrare per i poveri.
in Francia apre il primo tratto autostradale che ricarica i veicoli elettrici
per induzione, senza contatto, grazie a bobine di rame nell’asfalto che ricaricano le batterie delle auto che vi transitano sopra. costo: “2 milioni di euro per ogni chilometro di strada elettrificata, oltre alla necessità di standard comuni tra produttori e di una rete elettrica in grado di sostenere consumi elevati”.
La Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina
che scopro essere stata scritta nel 1791 dalla scrittrice Olympe de Gouges. la dichiarazione costituisce un’imitazione critica della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, che elenca i diritti validi solo per gli uomini, allorché le donne non disponevano del diritto di voto, dell’accesso alle istituzioni pubbliche, alle libertà professionali, ai diritti di possedimento. in qualche modo de Gouges criticava la Rivoluzione francese per aver dimenticato le donne nel suo progetto di libertà e di uguaglianza (Wikipedia).
l’articolo 4 recita: La libertà e la giustizia consistono nel restituire tutto ciò che appartiene ad altri; così l’unico limite all’esercizio dei diritti naturali della donna, cioè la perpetua tirannia dell’uomo, va riformato dalle leggi della natura e della ragione.
la rubrica delle letture difficili (o anche solo lunghe)
la polarizzazione della politica americana è stata causata a partire dagli anni ‘80 dai grandi network televisivi, che hanno creato il concetto di guerra culturale tra destra e sinistra per mettere in ombra la vera polarizzazione: quella economica tra ricchi e poveri.
l’epoca che stiamo vivendo dovrebbe essere definita Policene
perché la fusione in atto tra l’accelerazione del cambiamento climatico e le rapide trasformazioni in tecnologia, biologia, cognizione, connettività, scienza dei materiali, geopolitica e geoeconomia. Hanno innescato un’esplosione di ogni sorta di cose che si combinano con ogni sorta di altre cose, tanto che ovunque ci si giri oggigiorno i sistemi binari sembrano cedere il passo a quelli poli.
pornografia e videogaming vanno considerate zone di eccezione culturale?
la pervasività della violenza nella pornografia online e nel videogaming, e la loro tracimazione nel mass media e nel quotidiano di tutti noi stanno modificando il rapporto del cittadino con la violenza sugli altri? in che modo? un paper che si interroga, senza dare, mi pare, risposte definitive, sull’effetto sociale della violenza simbolica nei media di massa.
prendere il semaglutide per essere all’altezza nel lavoro
un pezzo in forma di confessione in cui è esplorata la pressione sociale per rispondere ai canoni di magrezza necessari per avere successo nel lavoro come donna. soluzione: l’assunzione di medicinali a base di GPT-1 (Ozempic, Wegowy) non per esigenze di salute o personali, ma per aderire a un’estetica imposta.
capire il Mukbang è difficile
Il Mukbang (먹방) è una forma di trasmissione audiovisiva online in cui una persona mangia mentre interagisce con il proprio pubblico. nato come fenomeno mediatico in Corea del Sud nel 2010, prevede che le content creator mangino quantità enormi di fast food davanti alla telecamera, mentre gli spettatori guardano e commentano, di solito su Twitch o YouTube.
superando la prima reazione “I’m too old for this shit“, viene da chiedersi cosa dica della nostra società (ma è la nostra, poi?) questo tipo di fenomeno.
ma poi: deve dirci necessariamente qualcosa? alla fine non è una forma di intrattenimento come un’altra? è sensato, in assoluto, attribuire valore culturale a un podcast o a una performance sportiva ma non al consumo di cibo? in cosa sta, esattamente, la differenza tra il valore culturale nel guardar correre i cento metri e una che mangia polpette? chiedo.
sapevo già dell’esistenza del fenomeno, poi l’ho visto rappresentato in un reality Netflix di cucina che si chiama Culinary Class Wars, dove guardi 100 cuochi coreani sfidarsi ai fornelli. guardare gente che cucina è diverso da guardare gente che mangia? c’è valore in uno ma non nell’altro? non lo so, ho solo domande.
se però vuoi capirne di più del fenomeno reality TV, Cue the Sun!: The Invention of Reality TV di Emily Nussbaum è un ottimo saggio (purtroppo non tradotto) sulla storia del genere.
hanno provato tutti i modi di ricaricare gli smartphone per capire qual è il migliore
e alla fine viene fuori che non c’è veramente una differenza nella durata e nella vita della batteria, se non minima. alla fine i benefici risultano al massimo in un +2,5%, quindi ricarica il tuo telefono come ti pare, quando ti pare, per il tempo che ti pare.
i Drone Photo Awards 2025
e anche in questo caso mi pare non ci sia molto da spiegare se non: foto aeree molto belle.
serie TV sulle relazioni
secondo me ci sono un paio di serie TV in stile cinema verità (camera a mano, poca produzione visibile, parecchia improvvisazione), che hanno fatto molto per esplorare i rapporti di coppia nella società contemporanea. in modo diretto, a volte persino spietato, ma con risultati eccellenti.
la prima, creata da Cynthia Mort nel 2007, si intitola Tell me you love me e segue tre coppie eterosessuali nel loro percorsi di terapia di coppia.
la seconda, di Joey Soloway per Amazon (2014), ha fatto scoprire già dieci anni fa a molti fuori dalla California il fenomeno della transessualità all’interno della famiglia. si intitola Transparent (gioco di parole che significa genitore trans) e segue un notevolissimo Jeffrey Tambor nella scoperta della propria identità transgender in una famiglia tradizionale losangelina, quindi liberal. alto livello di recitazione.
c’è poi una terza, più tradizionale come stile e come temi, che è la messa in scena attualizzata del film di Bergman Scene da un matrimonio, creata da Hagai Levi per HBO, con Oscar Isaac e Jessica Chastain.
Tell me you love me (1 stagione) è su NOW
Transparent (5 stagioni) è su Amazon Prime Video
Scenes from a marriage* è su NOW
(*per favore non dirmi “quello di Bergman era meglio”. grazie al cazzo)
una visualizzazione grafica molto cool della timeline delle superpotenze nella storia
il fenomeno musicale della Shibuya kei, genere eclettico protohipster nella Tokyo degli anni ‘90
inaugurata la Gare de Mons di Santiago Calatrava
le tensioni geopolitiche in Asia in una notevole rappresentazione grafica
ispirata all’originale del 1899 di Tse Tsan-Tai, l’artista di Hong kong (in esilio) Ah To ne ha replicato una versione fumettosa relativa alla situazione nel 2022. occhio che è in quest’area che si giocano i destini delle influenze geopolitiche - e forse militari - nei prossimi anni.
i prodottini della settimana: le scarpe per chi ha veramente la pianta larga
un recente infortunio di corsa e conseguenti problemi al piede destro mi ha costretto a cercare un paio di scarpe che non comprimessero in nessun modo la mia larga pianta: sono arrivato su questo paio di Fitville cinesi che, mantenendo un minimo di decoro estetico, mi permettono di camminare senza che il piede tocchi le pareti della scarpa.
a 66€ su Amazon oppure, se non hai fretta, a 38,5€ su Aliexpress (ho preso il mio numero abituale in versione X-wide).



