☳ Polpette n°313
Nkulunkulu Mnikati wetibusiso temaSwati / Siyatibonga tonkhe tinhlanhla
questa è Polpette, la vanzletter
di notizie è pieno il mondo, ma anche di polpette
se preferisci ascoltarla, qui trovi il podcast di questa newsletter
direi che ormai abbiamo visto abbastanza del secondo decennio del 21mo secolo per poter affermare che il detto maoista ”grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente” è una minchiata (in realtà non è una minchiata, ma vale solo per una potenza emergente e spregiudicata, come la Cina).
tra genocidi, deportazioni di intere nazioni per costruire resort di lusso, invasioni di stati sovrani come fossimo nell’800, secolo nel quale pare sia rimasta bloccata la mentalità imperialista postzarista e postsovietica, il ventunesimo secolo per ora non parrebbe presentarsi bene.
se vuoi seguire il progresso del processo di “pace”, qui trovi la mappa in tempo reale dei conflitti in Palestina.
a tutto questo si aggiunge il circo social/AI, che prevede di renderci professionalmente obsoleti nel giro di 18 mesi e di inondare completamente il panorama informativo di foto, audio e video farlocchi.
ma noi non ci abbattiamo e continuiamo irresponsabilmente a ridere delle news buffe e stupide, come il fatto che l’amministrazione Trump ha deportato 10 “illegals” (trad: gente dall’aspetto latino arrestata a caso per strada) in eSwatini, nonostante il fatto che:
- Trump non sa nemmeno pronunciarlo, eSwatini (non sa pronunciare Yosemite, figuriamoci)
- il cittadino statunitense medio non ti sa dire nemmeno in che continente si trovi
- secondo me anche noi faremmo fatica a indicarlo su una mappa - anche perché, novecenteschi come siamo, lo conosciamo come Swaziland
come nazione, l’eSwatini ha alcune bizzarrie:
è una monarchia assoluta nata nel 2006 (wtf), e l’unica rimasta in Africa
Re Mswati terzo ha 15 mogli e 36 figli
è l’unico paese la mondo che prende come maiuscola la SECONDA lettera del nome
Il nome significa “terra degli Swazi”, dal nome della principale etnia del paese, gli swazi; stesso significato aveva il nome precedente Swaziland, coniato dall’inglese. Poiché la “e” in “eSwatini” è una preposizione in lingua swati, il nome della nazione si scrive correttamente con la e minuscola e la S maiuscola.
Tuttavia, il governo dell’Eswatini ha emesso un’ordinanza legale secondo cui il nome dovrebbe essere scritto “Eswatini” con la “E” maiuscola, che è la forma inglese corretta per un nome proprio, sebbene la convenzione della “e” minuscola della lingua siSwati sia ancora ampiamente utilizzata, creando un po’ di confusione.
qui la ricetta delle polpette di eSwatini, dalla TV nazionale eswatinense.
per qualche maledetta ragione pure in eSwatini ci condiscono gli spaghetti, WTF.
La catastrofe climatica si manifesterà come una serie di disastri visti attraverso le fotocamere degli smartphone, ripresi sempre più vicino a te, fino a che non sarai tu a filmare.
Le Polpette della settimana
El Bosque è la prima comunità di rifugiati climatici in Messico
da quando il Golfo del Messico si è mangiato buona parte del loro territorio.
I residenti raccontano che, dopo essere stati assunti nel 2007 per raccogliere enormi quantità di petrolio greggio da una fuoriuscita, si sono resi conto che il mare si stava avvicinando.
c’è un bel segno dei tempi in questa faccenda: una città assunta per ripulire uno sversamento di petrolio viene sfrattata dagli effetti dell’estrazione del petrolio.
col passare del tempo e la possibilità di acquisire un punto di vista più ampio, appare sempre più probabile che il fattore che ha più governato e influenzato i destini del mondo nel secolo scorso non sia stata la bomba atomica, gli sviluppi della medicina o la Rivoluzione Verde di Norman Borlaug, ma l’aver costruito un’economia e un’intera società sul bruciare combustibili fossili.
eliminare le scie di condensazione sarebbe molto facile
un interessante pezzo di Hannah Ritchie che fa i conti sul fatto che, bilanciandone gli effetti positivi sul clima e quelli negativi, sarebbe possibile, anzi opportuno, eliminare le famigerate scie chimiche dalle emissioni degli aerei. ne avremmo un modesto vantaggio sul global warming, ed è molto facile da fare.
le formiche sono collettivamente più smart degli umani?
“sì, però”. a Stanford hanno replicato con soggetti umani un famoso esperimento apparso in uno studio dell’anno scorso, che dimostrava come, data una situazione con una sola soluzione corretta (un oggetto a forma di T da far passare attraverso due aperture di larghezze diverse) una schiera di formiche abbia trovato la soluzione con un processo collettivo di trial and error.
replicando l’esperimento con gli esseri umani (togliendo loro la capacità di comunicare verbalmente in modo complesso e articolato, che rappresenta uno dei grandi vantaggi della specie umana sulle altre), è emerso che gli umani hanno più difficoltà delle formiche a portare a termine il compito. naturalmente c’è il fatto che le formiche hanno una forma di comunicazione non verbale, basata sull’emissione di feromoni, che agli umani manca. qui la versione dell’articolo fuori paywall.
“futureproofing your child” dalle minacce delle AI
a parte che futureproofing è uno di quei verbi composti che solo le lingue anglosassoni ci sanno dare, il fatto che esistano articoli intitolati “The Techno Optimist’s Guide to Futureproofing Your Child“ ci dice già di per sé qualcosa dei tempi in cui viviamo.
questo pezzo del New York Magazine però ci fornisce una bussola per capire un po’ meglio in che acque navigano i genitori oggi, rispetto a domande che è diventato necessario farsi, come:
quando i miei figli avranno l’età per lavorare, esisterà ancora il lavoro?
che tipo di formazione dà loro più prospettive nel prossimo futuro?
vivranno in una società dell’abbondanza, senza lavoro grazie a un reddito universale di base, oppure in una società devastata dalle guerre e dalla catastrofe climatica?
devo preoccuparmi di dare loro un’educazione umanistica o le basi per la sopravvivenza “in una società postapocalittica, sopravvivendo come cacciatori e raccoglitori?” (questa la vedo dura, raga).
l’Unione Europea di Radiodiffusione
sappiamo che esiste perché ne conosciamo bene la sigletta, ma trovo comunque meraviglioso che esista un’alleanza tra le emittenti radiofoniche in Europa. che fa forse poche cose, ma buone, come lo storico Giochi senza Frontiere e l’attuale Eurovision Song Contest, delizioso concorso musicale internazionale e bastione di Diversità, Equità e Inclusione che l’Italia ha vinto nel 1964 con Gigliola Cinquetti, nel 1980 con Toto Cutugno (non con quel pezzo lì, ma con uno altrettanto cringe: attenzione che il video merita) e nel 2021 con i Maneskin.
EBU ha un sito su cui pubblica studi e analisi, e un canale YouTube.
che cazz’è il TESCREAL
suona come un marchio di pentole, in realtà è un acronimo che riassume alcune filosofie abbastanza picchiatelle dei nostri tempi, cioè “transumanesimo, estropianesimo, singolaritanismo, cosmismo, razionalismo, altruismo efficace e lungoterminismo”.
nella voce su Wikipedia te le puoi andare a scoprire tutte e cringiare come ho fatto io. se non ne hai voglia, la sintesi è: c’è un popolo di impallinati di visioni tecnofuturiste provenienti dalla Silicon Valley, il cui obiettivo è roba tipo vivere per sempre nella perfetta fusione tra uomo e macchina in una società perfettamente razionalista.
io adesso non voglio fare il luddista, ma occhio che alcune di queste filosofie sono problematiche, soprattutto l’altruismo efficace quando pretende di mettere qualsiasi decisione collettiva al di sotto della Soluzione più Razionale, determinata attraverso l’efficienza tecnologica.
mettere in secondo piano l’etica, la politica e le scienze sociali finisce quasi sempre a essere la scorciatoia per l’autoritarismo: che sia gestita da umani o da macchine, una dittatura resta una dittatura.
come scelgo i film da vedere (in base alla qualità)
parlo spesso delle piattaforme di streaming commerciali, quali secondo me hanno i contenuti più interessanti come rapporto qualità prezzo, eccetera, ma ci sono anche un paio di piattaforme gratuite che meritano un’occhiata.
si tratta di Plex e di Pluto TV, che io uso più che altro per cringiare sui canali all news dei network USA grazie a una VPN impostata su Stati Uniti, ma hanno anche un’offerta molto varia di film e di serie TV, divisi per genere e variabili a seconda del paese su cui imposti la VPN.
(se non hai una VPN ti suggerisco Proton VPN, svizzera, attenta alla privacy, anche gratuita)
oltre a Plex e Pluto c’è anche Rakuten, colosso dell’entertainment giapponese che offre film e serie sia gratuiti che a noleggio. esisteanche Stremio. Tubi e Fandango at home sono solo accessibili negli USA.
delle altre modalità di visione alternativa non te ne posso parlare in quanto non tutte pienamente legali: l’unico consiglio è di usare sempre una VPN e non usare mai i siti di streaming italiani, prima di tutto c’è un rischio reale di tracciamento anche con VPN, ma soprattutto perché su Alta Definizione e simili il film si vede dimmerda. forse meglio i vari Popcornqualcosa, sempre con VPN, ma è comunque in qualche modo sempre streaming nel browser, quindi attività deprecata di per sé: non consiglio né garantisco niente.
resta il punto della scelta del film, visto che non ci possiamo accontentare di “quello che passa in TV” come se fossimo dei cavernicoli, o i nostri nonni. quindi, come scelgo i film da vedere?
prima di tutto con i siti di recensioni: Rotten Tomatoes ha una sezione “film certificati come freschi disponibili in streaming” nella quale vai piuttosto a colpo sicuro.
poi volendo ci sono i voti di Metacritic nella sezione New and notable, c’è inoltre il sito Agoodmovietowatch e c’è Justwatch, che oltre a dirti dove trovare i film, segnala anche i più cercati (che però non significa necessariamente i migliori). in questo filone rientrano anche Yidio e Tastedive.
poi vale la pena di tenere d’occhio le uscite della casa di produzione A24 perché se ne esce quasi sempre con dei gioiellini.
lo splatting gaussiano promette un grande futuro virtuale
“an exciting new rendering technique that excels at creating lifelike, natural-looking 3D scenes and subjects - think of a 3D photograph”
spiegato da Wikipedia:
qui una gallery di esempi di splatting generati in 3D (simulato) a partire da immagini 2D che riguardano sia panorami che soggetti singoli. notevole.
Toyota ha costruito una smart city quasi interamente autonoma
lo ha fattro per dimostrare la sua visione di città del futuro, poi ci ha messo a vivere i dipendenti a testare i prodotti. i servizi logistici sono sotterranei, i trasporti sono autonomi, ma la cosa più importante è che le strade sono separate fisicamente per veicoli, bici e monopattini e pedoni.
tutte le città dovrebbero essere così, guida autonoma o meno, perché è l’unico modo di arrivare a vittime della strada zero.
Messenger è un game da browser a missioni delizioso
che non so se definire un adventure in tempo reale o un puzzle-platform, ma è effettivamente delizioso sia come grafica che come giocabilità. lo trovi qui.
il prodottino della settimana: lo zainetto a tracolla
dato per scontato che non sei un avvocato di chiara fama e quindi non andrai in giro per la città portando la borsa di pelle con i manici, ma ti serva un po’ più di agilità, ho tre soluzioni per le tue escursioni urbane: lo zainetto classico a doppio spallaccio, la borsa messenger a tracolla e lo zainetto a tracolla.
fra tutte e tre, secondo me quella più adatta per andare in bici è lo zainetto a tracolla, che ti impedisce il meno possibile nei movimenti e non rischia di scivolare. io sono in deciso tra due modelli Osprey, uno più urban e elegante che si può portare anche in uffici (a 55€), l’altro più sportivo e secondo me comodo da indossare (da 43€)





