questa è ⓟolpette, la vanzletter
di notizie è pieno il mondo, ma anche di polpette
in versione breve questa settimana, ché ho avuto da fare.
non posso che iniziare questa newsletter con le due bizzarrie più grottesche partorite negli ultimi giorni da quel tornado di ignoranza, faciloneria e strafottenza che l'amministrazione Trump si sta dimostrando, persino oltre ogni previsione.
la prima - stranota - sono i dazi alle isole Heard e McDonald, territorio australiano abitato esclusivamente da pinguini e che come tale non ha alcun bilancio commerciale con gli USA né altro paese al mondo, e deriva, si presume, dall'aver superficialmente assegnato a un'AI il compito di stilare una lista di nazioni - cosa che l'AI avrebbe fatto per qualche imperscrutabile ragione a partire dai domini internet (alle isole è assegnato il dominio .hm, per ragioni che solo in Australia saprebbero spiegarti).
le isole Heard e McDonald non hanno un loro inno, quindi ho usato il verso del pinguino nella sua trascrizione onomatopeica inglese.
la seconda è l'inclusione dell'allergia alle arachidi nella lista di termini che non si possono più usare nel governo USA, e questa è ancora da capire. tra gli altri termini ci sono anche "science-based", "evidence-based" "vaccines" e "dietary guidelines" e direi che non c'è molto da aggiungere. Project2025 è un progetto di ristrutturazione della realtà su basi ideologiche e religiose, un po' come l'Iran degli ayatollah.
ma perché le arachidi? che ti hanno fatto?
le polpette di oggi sono necessariamente australiane perché i pinguini non cucinano. cercandole mi sono imbattuto nel termine "rissole" che non conoscevo.
"A rissole (from Latin russeolus, meaning reddish, via French rissoler, meaning "to redden" (ndR: “rosolare”) is "a ball or flattened cake of chopped meat, fish, or vegetables mixed with herbs or spices, then coated in breadcrumbs and fried".
quindi, una polpetta schiacciata, ok. (buona idea: cuoce meglio all’interno)
La catastrofe climatica si manifesterà come una serie di disastri visti attraverso le fotocamere degli smartphone, con riprese che si avvicinano sempre più, fino a quando non sarai tu a filmare.
Le Polpette della settimana
il paese più felice al mondo è la Finlandia anche quest'anno
seguono Danimarca, Islanda e Svezia, e non mi pare un caso, ma l’ennesimo successo del modello socialdemocratico nordeuropeo.
per cortesia non rispondetevi con le solite due risposte pigre che ottengo a questa notizia ("è perché sono pochi, quindi ricchi" e "sì però si suicidano"). se fosse una questione solo di scarsità di popolazione la Germania non sarebbe al 22mo posto, se fosse una questione solo di ricchezza pro capite il Messico non sarebbe al decimo posto (e la Norvegia, unico paese scandinavo col petrolio, sarebbe al primo e non al settimo dopo il Costa Rica). it’s more complicated than that (cit.)
sul suicidio ne parliamo un'altra volta perché è lunga, ma non è vera neanche quella.
piuttosto chiediamoci perché l'Italia è ulteriormente scivolata dal 33° al 40° posto, e qui la risposta provo a darla io: gli stipendi più bassi del mondo industrializzato con un divario del 25% tra i generi, la disoccupazione al 14% nel Mezzogiorno, la perdita di potere d'acquisto, la mancanza di innovazione e di un piano industriale all'altezza del mercato globale, una produttività tra le più basse d'Europa, 320 femminicidi all'anno e tre morti al giorno sul lavoro.
però abbiamo il sole, il mare, la pizza e stocazzo.
i cinesi si sono incazzati
per i dazi, certo, ma anche per questo report del Dipartimento di Stato USA su Hong Kong a cui ha risposto Guo Jiakun, portavoce del ministero degli esteri cinese.
al di là del giudizio sul comportamento riguardo a Hong Kong, che in stile cinese si basa sul trade off di sicurezza VS controllo* e che richiederebbe un'analisi ben più approfondita di quelle che trovi sulle Polpette, è curioso che l'effetto dell'Amministrazione più anti-cinese della storia americana sia stato di far riconsiderare al resto del mondo la legittimità della Cina come soggetto globale (forse persino sul dibattito sui diritti civili e umani, vedi la posizione di ferma condanna su Gaza).
*Hong Kong è una città già estremamente sicura, ragion per cui la Cina fatica a far accettare il compromesso.
ma tu la conosci Valigia Blu?
è una testata di approfondimento finanziata da chi la legge e rappresenta una delle poche fonti di informazione indipendenti dai grandi gruppi editoriali (contro cui non ho nulla) che ha anche una posizione politica equilibrata. un po' come il Post, ma in modo diverso.
ti segnalo qui due pezzi così ti fai un'idea e decidi se sottoscriverla anche solo con 10€: Stupratori alla Casa Bianca di Giulia Blasi e Il pacifismo a targhe alterne che vuole lasciare l’Ucraina in balia della Russia di Nino Cortorillo. entrambi mettono giù due questioni fondamentali dei nostri tempi (il patriarcato e la deriva del pacifismo italiano) senza mandarla a dire, che non c'abbiamo tempo.
l'incredibile impresa ingegneristica della costruzione di Venezia
la tecnica assolutamente pazzesca con cui da 1600 anni costruiscono un'intera città sull'acqua grazie all'interazione tra materiali naturali: fango, acqua, legno. Venezia è una roba davvero incredibile.
(ci vivrei? sì, ma dopo i 75 anni, eventualmente anche affondando con essa).
APT APT! gli apatu danji di Seoul
il disegno dei condomini di Seoul ha permesso di ospitare tutti quei milioni di persone in modo funzionale pur rispettando alcune tradizioni. adesso mi è venuta la fissa di scoprire le differenze tra gli appartamenti di Seoul, Tokyo e Hong Kong.
un pezzo sul rapporto tra urbanistica, classi sociali e alimentazione
i food desert sono le aree periferiche popolari di una città dove c'è scarso accesso a ingredienti freschi di qualità, e in cui le persone tenderebbero per questa ragione a consumare cibi precotti e fast food. è una balla, dice questo pezzo: la ragione per cui i poveri mangiano male non è (solo) la scarsità di accesso al cibo fresco.
The people living in those places just like eating in ways that are not healthy, for whatever reason. It might be easier to eat processed junk, it might taste better, and much else fits the bill. Those people like eating things that aren’t very nutritious on their own, and to get from there to obesity, we also know they like to eat a lot. In fact, eating a lot is really the only way to get to food deserts having an obesity problem, because the people living in them don’t eat that much less healthfully, so they must tend to eat excessively.
vale la pena anche di leggere i commenti.
nuove armi accessibili a tutti: i droni civili
lo sviluppo in Cina della gigantesca industria di produzione di droni per uso civile e l'ingegnosità con cui l'esercito ucraino li ha impiegati per la difesa del paese dalla guerra di aggressione russa ha fatto sì che sia nata una nuova classe di armi da guerra a basso costo (a patto di avere accesso agli esplosivi, che per fortuna da noi non è affatto facile). però merita una riflessione il fatto che oggi per farti fuori la casa non servano più i bombardieri ma basti un drone da 200€ e due etti di esplosivo C4. ah, la tecnologia.
il prodottino della settimana: i poster di David Shrigley
vediteli, io li trovo deliziosi.