questa è ⓟolpette, la vanzletter
di notizie è pieno il mondo, e anche di polpette
nella settimana trascorsa ho ricevuto due osservazioni sulla questione del lavaggio nasale, trattata nelle Polpette di domenica scorsa:
la più rilevante è che c'è uno studio USA che analizza alcuni casi di infezione da Acanthamoeba (in pazienti immunodepressi) e li correla a lavaggi nasali fatti con l'acqua del rubinetto. Acanthamoeba è anche la ragione per cui non bisogna lavare le lenti a contatto con l'acqua del rubinetto: la cornea è l'ingresso prevalente dell'ameba nel corpo umano, ma si pensa che in alcuni casi possa insinuarsi anche attraverso le mucose nasali.
sul gruppo Telegram delle Polpette alcunə mi dicono che fanno il lavaggio con la soluzione fisiologica in bottiglia, come si fa ai neonati. io ho il sospetto che l'aggiunta di sale disinfetti l'acqua: per osmosi agendo sulle pareti cellulari dell'ameba, e per scissione della molecola NaCl in cloro, ma questa cosa dovrei verificarla. se qualcunə è o ha un parente chimicə/medico con un parere in merito, si manifesti, grazie :)
la seconda obiezione è stata sul riferimento al lavaggio nasale come pratica benefica yoga-ayurveda, su cui non ho portato riferimenti scientifici. in realtà studi esistono eccome, pur non essendo in grado di spiegare il meccanismo alla base dell'efficacia (tra l’altro non prevedono l'uso di acqua sterile ma parlano solo di "lukewarm water"). in ogni caso registro l'obiezione: una pratica millenaria non è prova scientifica che un trattamento funzioni.
le polpette di oggi sono thailandesi because vedi news più sotto. quella thai è una delle cucine più profumate e gustose del mondo. qui invece le purpette in curry rosso, bello spicy.
“La catastrofe climatica si manifesterà come una serie di disastri visti attraverso le fotocamere degli smartphone, con riprese che si avvicinano sempre più, fino a quando non sarai tu a filmare”. (anonimo sui social)
Le Polpette della settimana
un altro studio sui carbon sink che diventano emissori
alcuni contesti ambientali che hanno sempre funzionato da assorbitori di CO2 (“carbon sink”), contribuendo a mantenere l'equilibrio di CO2 nell'atmosfera, hanno invertito il loro apporto e sono diventati produttori (meglio: restitutori) di CO2. si parla di circa un terzo della tundra artica, e se "un terzo" sembra poco, si tratta di milioni di chilometri quadrati.
ovvero: finché le temperature erano normali la tundra ghiacciava e restava ghiacciata, intrappolando la CO2 nel terreno. alzandosi le temperature la tundra si scongela, liberando la CO2 precedentemente intrappolata. non è un processo di per sé particolarmente affascinante, ma il problema è che non abbiamo idea di QUANTA CO2 sia là sotto.
in teoria potrebbe essere abbastanza da sancire il definitivo superamento del punto di non ritorno, salvo misure di riduzione che non stiamo prendendo nemmeno lontanamente, nelle dimensioni necessarie anche solo a rallentare il warming. di invertire la tendenza non si parla proprio. l’articolo qui, lo studio (Nature) è qui.
con l'abbandono dell'accordo di Parigi da parte degli USA, la leadership politica della lotta globale alla crisi climatica passa alla Cina. naturalmente sarebbe una decarbonizzazione su misura per le esigenze della Cina, ma è molto meglio di niente. su questo tema potrebbe esserci una grande occasione di cooperazione tra UE e Cina, a saperla leggere.
Ferdinando Cotugno su Instagram.
la Thailandia sta diventando il Paese più LGBTQI+ friendly in Asia
è stata una lunga e dolorosa campagna quella che ha portato la Thailandia a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso (che, ricordiamo, in Italia non c'è ancora, né ci sarà nel futuro prevedibile). la Thailandia è una monarchia per discendenza divina ma anche un'anocrazia, cioè ha caratteristiche sia di democrazia che di dittatura militare. un ambientino dove non è facile fare le lotte per i diritti civili, eppure ci sono arrivati prima di noi. BBC spiega come e perché.
la Cina sta preparando le chiatte per l'invasione di Taiwan
che è ben fortificata, avendo avuto decenni per prepararsi (e l'apporto degli USA, finora) ma la Cina è la Cina: se mette in campo abbastanza forze e tecnologie - di cui, a differenza della Russia, dispone in abbondanza - è difficile pensare che non riesca nell'intento. l'invasione di Taiwan non sarà l'Ucraina.
ora la marina cinese sta mettendo in acqua enormi chiatte con rampe mobili di oltre 120 metri, progettate per superare le difese costiere taiwanesi con i carri armati.
NB: Taiwan è il più grande produttore di chip al mondo, con tecnologie non disponibili alla Cina (l’unico produttore di macchine per la fotolitografia dei chip avanzati è olandese e non vende alla Cina, che sui chip è sotto embargo USA). Warren Buffett ha venduto tutte le sue quote della taiwanese TSMC, il più grande produttore indipendente di semiconduttori al mondo, giustificando la decisione con “I don’t like its location”.
parole nuove del 21mo secolo: Kayfabe e Neokayfabe
letteralmente, "organizzazione di eventi che vengono messi in scena come se fossero reali, ma che in realtà sono programmati a tavolino" relativamente al mondo del wrestling. tutte quelle manfrine, colpi di scena, drama, ribaltamenti di scenario che rendono il wrestling una forma di reality tv più che uno sport - che infatti ha scelto di non essere per ragioni mediche, fiscali, di regolamentazione, definendosi "sports entertainment”.
oltre a wrestling e reality tv c'è un'altra attività umana costruita sulla simulazione di un mondo irreale ma plausibile, ed è la politica. il kayfabe richiede una sospensione dell'incredulità da parte dello spettatore, l'adesione a un sistema di personaggi fittizi che si muovono in uno scenario fittizio, insomma una realtà alternativa in cui avvengono annunci di cose impossibili e scontri che non sono reali ma sceneggiati. Neokayfabe is the essence of the Republican strategy for campaigning and governance today.
Étienne-Louis Boullée e Claude-Nicolas Ledoux, progettisti del sublime
Public Domain dedica un pezzo a due figure tra le più visionarie e utopiste della storia dell'architettura. monumentali, gigantisti, proto-postmodernisti già nel '700.
su Boullée c'è un film di Peter Greenaway che si intitola Il ventre dell'architetto, eccessivo e magniloquente come l'opera stessa di Boullée. purtroppo introvabile se non sul file sharing illegale. un giorno parleremo anche di come dovrebbe essere legalmente consentito scaricare opere non più disponibili sul mercato.
se vuoi imparare a sopportare meglio l'inverno, c'è questo libro qui
uno studio cerca di capire perché i cibi processati fanno male
rispondendo alla domanda "are Ultra Processed Foods unhealthy because their nutritional content is poor, or does the processing somehow pose risks in itself?"
One theory is that highly processed foods pack more calories per bite. Manufacturers remove water to dry the food, to improve their shelf life. But this also makes foods more energy dense.
Another theory is that highly processed foods are engineered to be irresistible.
la storia "segreta" del risotto
segreta nel senso che secondo questo pezzo del New Yorker non sappiamo chi l'abbia inventato e quali siano le sue origini. d'altra parte il riso è in Italia dal 15mo secolo "if not earlier" quindi è abbastanza naturale che se ne siano perse le origini, se pure le ha. affascinante però la leggenda sulla nascita del risotto alla milanese o "riso giallo", secondo cui il vetraio del Duomo, che aggiungeva zafferano al vetro fuso (nel ‘500?) abbia pensato di aggiungerlo al risotto.
come funziona il processo di canonizzazione nella Chiesa Cattolica Romana
raccontato dal Guardian in un pezzo piuttosto interessante.
correlato, il fatto che Conclave di Edward Berger è tra i film nominati agli Oscar 2025 come miglior film, che sono:
Anora, The Brutalist, A Complete Unknown, Conclave, Dune: Part Two, Emilia Pérez, I'm Still Here, Nickel Boys, The Substance, Wicked.
altra lettura lunga: questa intervista al tech bro Marc Andreessen in cui spiega con dovizia di analisi il perché i turbocapitalisti tecnoutopisti ce l’hanno così tanto con i democratici, rei di avere instaurato una sorta di società comunista in California. visto da qui fa ridere, ma è utile per capire il complicato rapporto della società USA con i concetti di uguaglianza e tutela delle minoranze (la DEI - Diversity, Equity, Inclusion - che manda fuori di testa Trump e Musk).
come farsi un GPT personalizzato
c'è un po' di confusione su cosa significhi addestrare una AI rispetto a personalizzare una AI, e ci mancherebbe che non ci fosse: è una tecnologia dirompente e nuovissima che dobbiamo ancora imparare bene, se mai ce la faremo, visto che evolve più in fretta di quanto noi riusciamo a capire.
semplificando MOLTO: il processo di "costruzione" di una AI prevede una fase di addestramento (training) a partire da una base di dati più ampia possibile (es: tutti i libri del mondo). questo lo fa inizialmente chi crea la AI, per esempio OpenAI per GPT o Anthropic per Claude, secondo diversi metodi di apprendimento.
poi però se devo usare quel chatbot per fare una cosa specifica, i risultati migliori li ottengo se lo faccio specializzare, cioè gli dico di ragionare solo a partire da un subset specifico di dati (es: tutti i saggi di psicoanalisi). mi creo così un chatbot "psicoterapeuta" che (forse) riducendo la quantità di dati su cui deve lavorare può (forse) essere più preciso, più specifico, più coerente. il chatbot acquisirà così il linguaggio e lo stile di relazione della professione che gli assegniamo.
poiché quello dell’immedesimazione sembra essere il modo più efficace di interrogare i chatbot, qui c'è una guida a sette tipi di personalizzazione che permettono di creare un chatbot che ci aiuti su temi specifici: Esperto specifico di un settore, Tutor di lingue, Consulente di lifestyle, Educatore per bambini, Assistente all'organizzazione di eventi, Tutor motivazionale, Assistente di scrittura creativa.
sulla questione del chatbot psicoterapeuta mi rendo conto che dovrei essere più prudente ma, per gli usi normali di, per esempio, analista cognitivo-comportamentale, non mi sembra una cattiva idea. comunque vi assicuro che “i giovani” lo usano già così, oltre che come consulente sentimentale. semmai ho forti remore di privacy, nel senso di sicurezza dei dati, oltre che a dare alla macchina uno psico-identikit preciso di me.
un altro studio sulle capacità diagnostiche di GPT in medicina
GPT o1-preview surpasses both GPT-4 and previous non-LLM differential generators, as well as the human baseline. non lo commento perché non è il mio mestiere: son temi delicati e un po' scivolosi. chi volesse può approfondire nel link sopra.
il New York Times vuole semplificarti la vita
chiaramente i pezzi di how-to (e quelli di lifehack, e quelli motivazionali) funzionano benissimo su internet, chiaramente le testate sono a caccia di click, chiaramente le Polpette ci cascano sempre, in particolare quando sono raccolte di pezzi, come questa che mette insieme una serie di guide how to. qualcuna di esse potrebbe incuriosirti, altrimenti passa sotto ai prodottini:
Come rendere il tuo divano ancora più invitante, Organizzare la tua cucina come uno chef professionista, Dare stile e cura alle piante da interno, Decorare una tavola da pranzo come un professionista, I trucchi di un interior designer britannico per restare organizzati, Come Lavare i Capelli, Farsi una manicure da salone a casa, Creare una routine di cura della pelle per l'acne adulta, Nascondere le occhiaie, Applicare il rossetto nel modo giusto, Preparare la valigia per un viaggio di due settimane con una valigia piccola, Gestire il jet lag, Lavare a mano tutti i vestiti, Allenarsi in qualsiasi camera d'albergo, Prendersi cura della propria pelle.
il prodottino della settimana: il bollitore da viaggio e la caraffa per il caffé filtro
sei in viaggio, ti sei portata le bustine di tè nero per il mattino, il tè verde per il pomeriggio e la tisana per la sera, arrivi in camera e scopri che per qualche ragione (sicurezza? tirchieria?) l'hotel non ha dotato le stanze di bollitore. come fai?
estrai dalla valigia il tuo pratico bollitore portatile, la tua tazza in ceramica e CON MOLTA ATTENZIONE scaldi l'acqua direttamente in tazza, senza mai lasciare incustodito il bollitore acceso, ché da appassionata di tè a grave ustionata o a cadavere carbonizzato il passo è più breve di quanto si pensi. il bollitore da viaggio in realtà in questo caso è una semplice resistenza a immersione: è brutale e primitiva ma fa il suo sporco lavoro.
se anche a te comincia a disgustare l'espresso da bar - amaro, acido, l'espresso da bar italiano è tra i caffè di peggiore qualità al mondo - e trovi che anche la moka e la macchina a capsule producano un caffé privo di sfumature e complessità perché prodotto a partire dalla stessa tostatura eccessiva dei chicchi usati al bar, è il momento di provare nuove modalità di preparazione, come il caffé filtro o a infusione, che prevede di colare manualmente acqua calda sulla miscela macinata, in un'apposita caraffa con filtro. io uso questa ma c'è anche questa Hario, giapponese che è più stilosa. entrambe hanno il vantaggio di usare un filtro in metallo che non assorbe gli olii del caffe, come potrebbe fare invece la carta.
ne esce un caffè più lungo e più complesso e ricco di aromi dell'espresso bruciato da bar o da moka. ovvio che la differenza principale la fa la tostatura e la qualità del caffè macinato che compri, o eventualmente ti macini in casa (ma anche il fatto che l’acqua, calda ma non bollente, non cuoce il caffè).
Wirecutter ha selezionato i migliori speaker bluetooth da viaggio
loro dicono che questa Ultimate Ears di Logitech (104€, 8,5W, 420gr) sia la migliore per l’ascolto di musica, ma se il tuo scopo sono i podcast o la radio forse puoi spendere la metà con questa JBL (50€, 4,2W, 190gr) portandoti dietro metà del peso e senza pentirti troppo. spendendo ancora meno, c’è questa Xiaomi da 20€ (182gr) che fa il suo sporco lavoro, cioè capisci le voci.
Per il lavaggio nasale: ho usato acqua tiepida per la prima e ultima volta ieri, perché la brocchetta nuova diceva così e chi sono io per non provare? E infatti il sale non si è sciolto, e ho passato una splendida serata a togliermi il sale dal naso. Da stasera si torna alla cara vecchia bollitura preventiva.
Faccio anch'io il caffè col filtro, ho un dripper di plastica e un paio di tazze in vetro per controllare il livello. Ho fatto la posta al bollitore col collo di cigno, poi ho deciso che non mi serve davvero. La broligarchia trumpiana sarebbe più divertente se vivessi in un altro sistema solare e invece eccoci qua