le polpette crude sono una grande risorsa in estate: fresche, veloci da preparare, sane, digeribili, ricche di vitamine ecc ecc.
tre ricette: zucchine, ricotta e prosciutto cotto, tonno e patate, polpette di mare.
prima di iniziare, una sondaggio sul nuovo header della newsletter: hai un font da consigliarmi per il nome, che sia meno banale di quello che ho usato? se sì, scrivilo a vanz@vanz.it
(l’immagine in grafica è di un giuovane designer thailandese che ho trovato sull’Internet, che è stato regolarmente pagato)
questa è ⓟolpette — la vanzletter n°27
នេះគឺជាសាច់ប្រហិតប្រចាំសប្តាហ៍។
"ecco le polpette della settimana" è scritto in cambogiano.
(nota: la lingua cambogiana si chiama khmer, non "cambogiano")
here's the polpetts:
- l'atlante dell'espansione urbana è wow
- 7 anzi 20 cose da vedere nel mondo
- un video che zooma fino al livello subatomico
- perché sui binari del treno ci mettono i sassi?
- il mistero delle rocce che si muovono nel deserto
- autori da seguire
- il film agratis e la serie TV
- il vanz endorsa: YouTube Music
- l'atlante dell'espansione urbana è wow
una risorsa ben impaginata e consultabile che permette di navigare nella complessa struttura di dati disponibili sull'urbanizzazione del pianeta, cioè come la specie umana ha deciso o è stata costretta a costruire e occupare i grandi centri urbani. molte riflessioni possibili sui diversi modi di concepire la città, a seconda delle culture ma anche delle costrizioni geografiche ed economiche.
un esempio:
Milano ha 6,402,051 abitanti su una superficie di 277,177 ettari e ci vivono 23 persone per ettaro
Shanghai ha 24,387,272 abitanti distribuiti su 468,872 ettari con 52 persone per ettaro
Singapore ha 5,085,789 abitanti su 42,039 ettari con una densità di 121 persone per ettaro
Mumbai ha 19,601,845 abitanti distribuiti su 70,533 ettari, con densità di 278 persone per ettaro, oltre 10 volte la densità di Milano
- sette anzi venti cose da vedere nel mondo
c'erano una volta le Sette Meraviglie, poi il tempo, le guerre, il clima, ecc, oggi son rimaste solo le piramidi. quindi, se non altro per l'industria del turismo, bisogna spingerne altre che siano visitabili, ergo ecco le 7 cose che vale più la pena di vedere al mondo secondo the New 7 Wonders Foundation. (sono ovvie, eh?)
forse anche più interessante la top 20, cioè le meraviglie che non ce l'hanno fatta: Stonehenge, l'Acropoli di Atene, Hagia Sophia a Istanbul, Angkor Wat in Cambogia, i Moai dell'Isola di Pasqua, Timbuktu in Mali, l'Alhambra a Granada, la Piazza Rossa di Mosca, il Kiyomizu-dera a Kyoto, il castello di Neuschwanstein a Füssen, la Statua della Libertà, la Torre Eiffel, l'Opera House di Sydney.
il pezzo sul NYTimes per approfondire.
- hai mai visto un video che zooma fino al livello subatomico?
no, perché è fisicamente impossibile. però puoi vedere un'animazione CGI, che è una specie di video artificiale, ed è un modo avvincente di introdurre i ragazzini al mondo subatomico.
- perché sui binari del treno ci sono i sassi?
che era una cosa che vivevamo benissimo senza sapere, ma ora che la domanda è stata fatta, come fai adesso a non sapere come è fatto esattamente un binario?
- il mistero delle rocce che si muovono nel deserto
nella Death Valley c'è questo strano fenomeno di grossi massi, detti sailing stones, che lasciano dietro di sé una scia. e che quindi si muovono, anche se nessuno li ha mai visto muoversi né capito come possa essere possibile. li hanno dotati di GPS e sì, si muovono molto lentamente, tutti nella stessa direzione, che ogni tanto cambia, ma non si capiva come fosse possibile.
fino al 2014, quando uno studio ha dimostrato che i massi scivolano su uno strato di ghiaccio che si forma tra il masso e il terreno. si spostano quando il masso è esposto al sole e il ghiaccio si liquefa, e solo a condizione che ci sia un vento di almeno 3-5 metri al secondo. che è poi l'agente responsabile dello spostamento del masso.
autori da seguire:
in questi giorni sto leggendo Eleanor Oliphant sta benissimo di, lo sapete tutti, Gail Honeyman. fenomeno editoriale del momento ecc.
e mi diverte parecchio (sì, lo so, ci si potrà pure distrarre tra un Grande Romanzo di Premio Nobel Cinese e l'altro?).
qui c'è l'estratto in PDF.
inoltre, il blog e sito personale di TC Boyle (uno dei mie autori preferiti, poco noto e raramente tradotto in Italia) martedì scorso ha compiuto 20 anni, nei quali ha dato vita a una community a cui Boyle partecipava attivamente e che poi, come accaduto a tante, si è dissolta nei social media. ma la notizia è che c'è un romanziere americano di successo che scrive un blog ininterrottamente dal 1999.
qui l'ultimo post, in cui racconta questi 20 anni (occhio che gliel’ha fatto il figlio a mano e non hai permalink, quindi è indicizzato di merda, e lui se ne frega, eroe).
qui un libro tra i pochi tradotti in italiano da cui puoi, se vuoi, cominciare a conoscerlo (ti avrei consigliato America, su Einaudi, ma è fuori catalogo).
i film agratis della settimana
non è immediatamente visibile, ma su Prime c'è tanto cinema italiano anni 50 e 60. commedie, ma non solo.
io ho in programma di vedermi Sbatti il mostro in prima pagina di Bellocchio e Chi lavora è perduto del primo Tinto Brass.
se però volessi avvicinarti al cinema italiano più blasonato forse faresti meglio a partire da Antonioni, di cui su Amazon trovi la Notte, l'Avventura, il Grido e i Vinti.
con molta pazienza.
c'è anche un sacco di Tognazzi, con La voglia matta di Salce insieme alla Spaak, L'ape regina di Ferreri e Il maestro e Margherita da Bulgakov.
serie TV che vuoi provare
probabilmente the Boys, ambientato in una società in cui i supereroi sono un brand.
tono comedy delizioso. sempre Prime.
il vanz endorsa:
Il Google Play Music Desktop Player (presto YouTube Music)
l'interfaccia online di quello che una volta era Google Play Music disorienta, anche perché cambia continuamente. nel tentativo di rincorrere Spotify, il player è ormai sostituito da YouTube Music, per sfruttare la forza del brand YouTube.
ma la tua musica (Play Music ti consente, ormai unico servizio a farlo, di caricare i tuoi mp3) resta disponibile su play.google.com, mentre ora quando installi l'app su smartphone o il Google Play Music Desktop Player sul Mac/PC, ti ritrovi direttamente in YouTube Music (che sarebbe a pagamento, ma ti ci tirano dentro per vendertelo e ti piazzano gli ads).
insomma non si capisce un cazzo. serendipity, yay.
insieme al pezzo ti vedi anche il video, che per noi adulti è meh, ma ti fa capire meglio la fruizione dei teenager, e ti aggiunge comunque profondità e informazioni all'ascolto.
fatto sta che poter fare le playlist tra i tuoi mp3 o riprodurre a caso tra la raccolta musicale personale che hai costruito nei decenni (su play.google.com) resta una feature preziosa. che quindi mi toglieranno.
immagine della testata disegnata da olllikeballoon