☳ Polpette 166
Մեր Հայրենիք, ազատ անկախ, Որ ապրել է դարեդար
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questa è ⓟolpette, la vanzletter
di notizie è pieno il mondo
oggi è il turno delle polpette armene, una delle cucine più antiche del medio oriente, particolarmente ricca di zuppe. le arganak armene sono in brodo di pollo con uova e succo di limone.
tutta la menata sull'Armenia non te la faccio, ma questa settimana sono morti 100 militari negli scontri con l'Azerbaijan. il ruolo diplomatico tra le due nazioni lo sta ricoprendo Putin, LOL.
Federica mi manda questo per capire meglio la questione armena.
ho giocato un po' con Midjourney (accessibile via Discord) dandogli in pasto i temi delle Polpette e se ne è uscito con interpretazioni in un vago stile di pittura cinese, sotto il sole come fonte di energia rinnovabile. Midjourney ha più un taglio fumettistico-artistico nei risultati, laddove Dall-E lavora più su una generazione (o forse meglio mutazione) fotorealistica ma deviata, in qualche modo reminiscente di Francis Bacon.
Stable Diffusion ha risultati più da grafica di magazine, ma in realtà molto dipende dal prompting, ovvero da come si forma la descrizione dell'immagine che si vuole ottenere, e dallo stile che si sceglie.
ora c'è un software che permette di far girare Stable Diffusion su un Mac M1 o M2
questi software cominciano dimostrarsi particolarmente utili in architettura, anche solo per fare dei mock-up, capire cosa vogliono i clienti o esplorare idee nuove.
“It’s almost like you’re speaking a building into existence”
naturalmente una delle prime cose per cui i software generativi sono stati usati è il porno, ma non si tratta del solito deepfake: è un tipo di porno mutante, anche qui francisbaconiano, dai contenuti originali del tutto a sé, bizzarro e inquietante. ovviamente NSFW.
c'è anche il generatore automatico di vagine e di tette se a qualcun* dovesse mai servire, vai a sapere. è anche un modo spiegare il 21mo secolo a qualcuno del passato: “abbiamo il generatore automatico di seni e vagine”.
gli articoli linkati sono spesso in inglese. installando l'estensione per Google Translate puoi tradurli con un clic.
ecco le polpette della settimana:
un articolo abbastanza apocalittico del Guardian
a 1,5° di riscaldamento rispetto al periodo preindustriale aumentano le probabilità di innescare 5 tipping point che porterebbero allo scioglimento "totale" dell'ice sheet in Groenlandia, con un innalzamento degli oceani stimato in 2 metri. l'articolo è contestato per l'interpretazione dei dati, ma la prospettiva è comunque quella: se tra +1,5 (attuali) e +3° (futuri) c'è una certa differenza, quello che cambia sono le stime temporali, non gli effetti.
Armaroli ti spiega bene la questione delle rinnovabili VS gas e nucleare
Nicola Armaroli è chimico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore della rivista scientifica Sapere e membro della Accademia delle Scienze, e spiega tutto in questo articolo. per approfondire c’è questo studio sulla mobilità sostenibile fatto per il Ministero delle infrastrutture.
inoltre:
Enel per i Comuni italiani: la mappa delle emissioni
la piattaforma 15 minute city index di EnelX mette a disposizione uno strumento, basato su dati di osservazione satellitare, che mappa e indicizza i comuni italiani per emissioni CO2. tutti i capoluoghi padani hanno il blob rosso (quello di Ravenna è così grosso perché Ravenna ha l̶a̶ ̶p̶r̶o̶v̶i̶n̶c̶i̶a̶ il Comune più esteso d'Italia dopo Roma).
il dataset è qui. il servizio, per la pubblica amministrazione, è su invito (va richiesto).
le nostre città sono progettate per allagarsi
a proposito di quanto accaduto nelle Marche la notte del 15 è utile leggere questo post (e i due successivi) di Francesco Ferrini, che spiegano bene come cementificazione e infrastrutture urbane siano responsabili delle inondazioni.
no, le auto elettriche non "satureranno la rete"
una delle obiezioni alla mobilità elettrica è che se tutte le auto dovessero diventare elettriche aumenterebbe la domanda in modo insostenibile per la rete elettrica attuale. questo pezzo spiega perché non è così. anzi sarebbero parte della soluzione e non del problema.
non sono i pedoni che "si buttano in strada"
è che più veloce guidiamo, meno siamo in grado di vedere tutto quello che ci circonda, pericoli compresi.
abbiamo capito come l'inquinamento causa il cancro
conoscere il meccanismo per cui le sostanze chimiche nell'aria innescano mutazioni nelle cellule (o meglio attivano mutazioni già presenti nelle cellule). è un passo fondamentale per la cura.
la più grande rivoluzione dell'Internet è nella formazione gratuita
una buona lista di risorse che mettono a disposizione lezioni gratuite su tutte le materie, a qualunque livello, naturalmente in inglese. e poiché la scuola italiana non basta, mi permetto un suggerimento: leggere e guardare lo streaming in versione originale con i sottotitoli in inglese è il modo più veloce di acquisire padronanza della lingua. è faticoso ma nel medio-lungo periodo ripaga moltissimo.
un bel film da vedere
a proposito di streaming, c'è questo (nuovo, credo) servizio che ti suggerisce film di qualità, perché se non trovi mai niente di bello da vedere il problema è che lo stai facendo sbagliato.
è tutto. polpette un po' corte per questa settimana ma ho avuto da fare
però mi faccio perdonare con i prodottini della settimana:
un mini mixer per il tuo impianto audio
(non sarò solo io che ho il problema di collegare PC, smartphone e TV allo stesso impianto stereo)
il sensore di umidità della terra delle piante
(anche per chi le annaffia troppo, come me)
lo sterilizzatore di occhiali
che sono una delle cose più zozze che teniamo in casa, dopo il telecomando della TV
un lucchetto per bici (abbastanza sicuro) che si fissa sotto il sellino
NON sicuro come un lucchetto a U, ma molto meno ingombrante
(NON ho provato i prodotti quindi stavolta non garantisco personalmente sulla loro qualità)
Inoltre, le mie luci da bici preferite (perché non richiedono batterie, né vanno ricaricate) sono in sconto: qui per freni a tamburo, qui per freni a disco. Si montano facilmente sul mozzo e in città per la mia esperienza sono sufficienti.
