il 1° marzo la rubrica del TG2 Eat Parade ha trasmesso uno speciale sulle polpette che, con quel tono naïf da TV anni ‘60 tipico dei servizi di costume dei TG italiani ("polpette… in tutte le salse!"), propone alcune idee interessanti: polpette di fegato, di sarde, di cozze e besciamella (😳).
insomma: tutto si può polpettare, e questa è solo una delle cose che impariamo dalle
ⓟolpette — la vanzletter #6
Le polpette di questa settimana sono cinque, ma invece sei:
1. ehi, tu, lo sai quanto tempo passi in automobile?
il cittadino medio delle 9 città italiane più grandi passa in media 189 ore all'anno fermo nel traffico.
a Milano 226, a Roma 254 (+16% rispetto al 2018). le nove città italiane più grandi sono tra le prime 50 al mondo come ore passate nel traffico.
189 ore sono otto giorni pieni all'anno, quindi 24 giornate lavorative: quasi un mese lavorativo all'anno passato fermi nel traffico al volante dell'auto, a cui aggiungere la percorrenza del tragitto casa-lavoro.
2. un 8 marzo sensato e sostenibile
cercando di superare la faccenda delle mimose all’8 marzo, mercato ipocrita e forse pure di sfruttamento, mi sono chiesto “cosa puoi fare, M o F o qualunque altra cosa tu sia, per celebrare l’8 marzo in modo sostenibile?”. puoi fare microcredito alle donne nel mondo in via di sviluppo. un prestito a una donna, una famiglia o un’imprenditrice che ha bisogno di fondi per la sua attività.
se ti va di prestare 25 o 50$ a Randa in Palestina, Sdeung in Cambogia, Yadira in Ecuador o Marjona in Tajikistan, puoi registrarti a Kiva a partire da qui.
i fondi ritornano al 100% e puoi riprestarli quante volte vuoi.
3. succhiare il CO2 dall'atmosfera? temo di no
questa settimana è morto Wallace Smith Broecker, il padre delle ricerche sul global warming. il suo ultimo messaggio è stato “Se vogliamo impedire che il pianeta si riscaldi di un altro paio di gradi dobbiamo dedicarci all’ingegneria climatica”.
ma le soluzioni tecnologiche come succhiare il CO2 dall'aria non sono affatto "soluzioni" e viene fuori che anche piantare alberi non risolve. la terza ipotesi è aumentare il potere riflettente dell’atmosfera (l’albedo) creando nubi, o con iniezioni di aerosol, o immettendo materiale riflettente in stratosfera.
insomma, nessuno sa veramente come farlo su grande scala, né che effetti avrebbe.
però piantare un albero è comunque una buona idea, e puoi farlo qui: è anche un modo di compensare le emissioni dell’auto che guidi, della carne che mangi e dei voli che prendi: alla fine è un investimento.
4. Second Life è morta? sì/no/non so
un pezzo di Ars Technica sullo stato di Second Life, il mondo virtuale che non aveva mai affermato di voler cambiare il mondo ed è stato a lungo sfottuto per non aver cambiato il mondo.
Second Life è viva, ha più o meno lo stesso numero di utenti attivi che aveva quando se ne parlava sui media, e soprattutto i suoi autori hanno creato (senza troppi annunci, dagli torto) la versione 2, Sansar, progettata per essere usata indossando un set di virtual reality.
qui puoi fare due cose:
1) esclamare "HA! non funzionerà MAI!", o
2) andare a vederti il video di quello che promette di essere un virtual reality social network, un mondo online permanente in realtà virtuale - cioè quello su cui starebbe lavorando Facebook, per dire. (sono 3 ore, saltella qua e là sulla barra della durata per vedere i diversi ambienti).
5. la polpetta extra: le missioni NASA nello spazio profondo.
"to explore strange new worlds, to seek out new life and new civilizations, to boldly go where no one has gone before".
awesome.
Inserisco all’ultimo momento (polpetta extra n°2) un pezzo sulla nostra storia (personale e sociale) con Internet, che si intitola How I fell out of love with the internet. rileggere oggi tutto quello che è andato storto mi ha fatto sentire così:
"Questo processo chiamiamolo globalizzazione o capitalismo neoliberale, Antropocene, waterboarding, come preferite”
(Kim Stanley Robinson, 2140)
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