☳ Polpette 68
una newsletter che Weltanschauung, Fremdschämen, Schadenfreude, Weltschmerz, e presto auf Wiedersehen
dopo le polpette pork&shrimp della settimana scorsa, anche quelle di oggi sono una fusione creativa di ingredienti che normalmente non penseresti di mettere insieme: tonno e ricotta. a cura di, ehm, Rossella in Padella. utili perché la ricotta avanza sempre e non sai cosa farne e finisce per inacidire nel frigo.
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questa è ⓟolpette — la vanzletter n°68
Hier sind die Frikadellen der Woche
"ecco le polpette di questa settimana" è scritto in tedesco perché NON L'AVEVO ANCORA FATTO (credo). e pensare che il tedesco è forse la lingua che amo odiare di più, con quella complessità sadica della declinazione in casi, e la faccia di palta che ha nella costruzione dei sostantivi composti tipo Fingerspitzengefühl. il tedesco è il troll delle lingue: ti guarda e ti chiede "problem?" (con l'accento sulla E)
quale sia la parola più lunga al mondo è discusso, e dipende dal criterio: se sia di uso comune, un luogo geografico o una parola composta. in questo caso vincerebbe il tedesco con Donaudampfschifffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft
(“Associazione dei sottufficiali dell'edificio principale dell'officina di manutenzione della compagnia di battelli elettrici sul Danubio”)
le cose utili che impari nelle Polpette, hein?
- il lavaggio nasale per combattere il COVID
- conosci davvero le creme solari? due o tre cose che forse non sai
- perché i ciclisti fanno bene a NON andare in fila indiana
- quanti saremo nel 2050? come sarà la popolazione italiana?
- la distribuzione geografica del tuo cognome nel mondo
- user experience in your face: un game irritante
- come si amano i pinguini di Kyoto
- del drone con la pistola potevamo fare anche a meno
- la parata dei cento demoni di Kawanable Kyōsai
- i gradienti di Sho Shibuya
- murales molto belli di Black Lives Matter
- Kerry James Marshall
- l'album jazz della settimana: Miles Davis (finalmente)
la tua razione settimanale di polpette, come da disposizioni vigenti della Protezione Civile:
lavaggio nasale per combattere il COVID
c'è sto professore di Harvard che dice che a usare il suo spray nasale di acqua salata rende difficile al SARS-2 insediarsi sulle mucose nasali. secondo Fast Company, il prof avrebbe dimostrato con uno studio su 10 (!) soggetti che lo spray nasale "can reduce potentially infected aerosols by up to 99% for six hours".
io boh, però il lavaggio nasale lo faccio sempre perché mi decongestiona le mucose, quindi una ragione in più.
conosci davvero le creme solari? 2 cose che forse non sai
broadly speaking, i filtri solari, cioè le preparazioni che proteggono dai raggi UV, sono di due tipi: chimici (organici) o fisici (ossido di zinco, biossido di titanio, quindi alla fine sempre chimici). le creme solari che proteggono SIA dai raggi UVA che UVB sono dette ad ampio spettro e sono preferibili a quelle solo UVB.
bisogna leggere attentamente le etichette: per esempio ho scoperto che le mie Piz Buin sono ad ampio spettro ma la mia Erbolario no.
il valore SPF (Sun protection factor) è il criterio che consideriamo per scegliere il solare, ma spesso non teniamo presente che è un valore espresso in scala logaritmica. poiché il numero rappresenta la frazione dei raggi che attraversa il filtro e raggiunge la pelle (con SPF 15 penetra un 15mo delle radiazioni ustionanti, con SPF 30 un trentesimo ecc), la differenza di efficacia tra i dosaggi diminuisce man mano che la scala aumenta: SPF15 blocca il 93.3% dei raggi UVB, SPF30 il 96.6% e SPF50 il 97.7%.
il che significa che SPF 50 è più efficace di SPF 15 solo del 4,4%.
come si evince dalla tabella sotto, il 90% dell'effetto filtrante avviene già da SPF10.
il che non significa che usare SPF 15 o 50 sia la stessa cosa: se hai la pelle chiara continua a usare la 50 perché la differenza tra ustionarsi e no sta anche in quel’8%.
alcuni dicono che se vuoi i migliori solari al mondo devi rivolgerti all’industria cosmetica asiatica, in particolare sudcoreana, dove hanno l’ossessione della protezione della pelle dai raggi solari. in Corea la protezione dai raggi solari si misura in PA, cioè l’incremento di esposizione al sole che la pelle può tollerare senza abbronzarsi.
perché i ciclisti fanno bene a NON andare in fila indiana?
abbiamo passato le nostre vite dentro la religione dell'automobile, perciò siamo abituati a considerare un affronto personale qualunque cosa si frapponga fra noi e arrivare il prima possibile a destinazione, che siano persone, lavori in corso o traffico.
non siamo cattivi: siamo viziati, ma spesso questo vizio fa sì che mettiamo a rischio le altre persone che condividono la strada, che non è di nostra proprietà.
poiché il sorpasso di un ciclista dovrebbe avvenire in condizioni di sicurezza, lasciando un metro e mezzo di distanza (come indicano altre leggi europee, a cui la nostra prima o poi sarà uniformata), quindi spostando l'auto interamente nella corsia a fianco, se i ciclisti sono in fila l'automobilista deve occupare l’altra corsia molto più a lungo, o attendere di più. se sono raggruppati e occupano la corsia, la massa da superare è più compatta e breve.
spiega tutto qui per bene benzinazero.
quanti saremo nel 2050? come sarà la popolazione italiana?
un tool che permette di visualizzare le previsioni ONU sulla crescita della popolazione nei prossimi anni (ancora troppa) e fare una previsione di come sarà la composizione anagrafica della popolazione di ogni singolo paese. le prospettive italiane sono abbastanza inquietanti.
la distribuzione geografica del tuo cognome nel mondo
user experience in your face: un game irritante
in questa cosa lollona, un tipo si è messo a creare la peggiore esperienza utente possibile, raggruppando tutti i peggiori errori di User Exprerience che si possano commettere sull'Internet.
provare a navigare il sito è un'esperienza surreale e davvero cringe
come si amano i pinguini di Kyoto
all'acquario di Kyoto hanno affisso una tabella che visualizza le relazioni sentimentali tra i pinguini ospitati dallo zoo.
a parte che è una palese violazione della privacy dei pinguini stessi, il tracciamento permette di individuare le superstar, come questa pinguinella decisamente desiderata.
del drone con la pistola potevamo fare anche a meno
diciamo che la nostra società sarebbe sopravvissuta bene anche senza l'invenzione di questo genio.
il vero problema è che nei commenti di Reddit la gente debba chiedere se la cosa è legale. a 'sto punto siamo.
la parata dei cento demoni di Kawanable Kyōsai
Kawanabe Kyōsai era un pittore caricaturista su legno dell'Ottocento Giapponese che aveva una pessima fama: fu arrestato 3 volte per la sua satira, e amava molto il sakè.
aveva una predilezione per il soprannaturale, e su Public Domain Review c'è una gallery dei suoi lavori che trattano dei "cento demoni della notte".
a guardarle si capiscono anche alcune cose degli anime.
i gradienti di Sho Shibuya
restiamo in Giappone con Sho Shibuya, fondatore dell'agenzia Placeholder e graphic designer. qui il suo Instagram che comprende anche la collezione dei "tramonti visti da una finestra piccola" dipinti sulle prime pagine del New York Times durante il lockdown.
murales molto belli di Black Lives Matter
una gallery di The Verge sui più bei graffiti avvistati nelle strade delle città in cui ci sono state le manifestazioni di Black Lives Matter.
Kerry James Marshall
qualche anno fa eravamo ad Anversa, città belga fredda e umida ma inaspettatamente interessante, con un gran museo di civiltà urbana overlooking il fiume Scheldt che si chiama An De Stroom e un bel museo di arte contemporanea detto M HKA (la U è cieca, che fa molto cool) che trovammo credo per caso, e che ospitava la personale di uno dei più grandi pittori afroamericani viventi, Kerry James Marshall, la cui locandina da allora è appesa nel mio soggiorno. vale la pena di conoscerlo.
l'album jazz della settimana: Water babies di Miles
tanto prima o poi Miles andava affrontato quindi facciamolo subito. essendo un genio e avendo composto e registrato oltre 100 album la scelta è un tantino difficile, per cui ho optato per quello che sto ascoltando in questo momento, cioè Water babies, ultimo lavoro degli anni '70, una specie di compila di avanzi sia elettrici che acustici che introducono bene quel mix di jazz, sonorità innovative e libera improvvisazione (ma che, attenzione, non vuol dire casuale) che caratterizzerà la gigantesca musica di Davis nei seventies. da Filles de Kilimanjaro a Bitches brew a On the corner, tutti capolavori.
Spotify
ciao. baci contactless.
com’è il sale (da mettersi nel naso) al microscopio? così:
immagine della testata disegnata da olllikeballoon
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