☳ Polpette 51
una newsletter che non ha dogmi sulla cucina, o che almeno fa lo sforzo di liberarsene
dire che noi italiani siamo "un po' noiosi sul cibo" è un understatement: è praticamente impossibile che uno chef estero faccia una ricetta italiana senza essere insultato nei modi più creativi. l'ultimo caso è la carbonara di Gordon Ramsay, che a me pare tutto sommato commestibile, ma nei commenti se ne è beccate di ogni:
oltre che offensivi siamo ignoranti, nella spocchia con cui trattiamo la pasta con le polpette come una mostruosità americana, senza nemmeno sapere che è una ricetta regionale italiana (napoletana, siciliana, pugliese, abruzzese), e che negli USA l'abbiamo portata proprio noi con l'emigrazione.
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questa è ⓟolpette — la vanzletter n°51
here's the meatballs of the week:
("ecco le polpette di questa settimana" è scritto in inglese because Lilli e il vagabondo).
- la Giornata della Polpetta
- quanto guadagneresti se fossi maschio?
- guida alla gestione dei progetti di lavoro in remoto
- quante volte al giorno è sano fare la cacca? e in che forma?
- quando i Sex Pistols fecero il concerto di Natale per i figli dei pompieri
- il mondo vuoto come non l'abbiamo mai visto
- come rappresentano il pianeta i terrapiattisti
- il nuovo logo di BMW ha causato un sacco di discussioni
- la mappa animata della diffusione di SARS-CoV-2
- capire l’evoluzione statistica delle dinamiche di diffusione
- l'archivio delle VHS, per i malati di media vintage
- piatti iperlocali dalla cucina regionale USA
- diventare più produttivi piantando alberi
- gli adorabili peluche di Manooni
- i prodottini del vanz: scegliere il monitor per lavorare da casa
la Giornata Nazionale della Polpetta
il 9 marzo è stato il National Meatball Day negli USA e IO NON LO SAPEVO (grazie, Paola).
questo articolo attribuisce la nascita delle Polpette alla Persia, la loro popolarità al consumo a Medio Oriente e Cina, per arrivare poi in Italia con i mercanti veneziani.
(ma non so: per me la polpetta appartiene alla cultura di tutte le specie dell’Universo)
quanto guadagneresti se fossi maschio?
non sto a rifare la spiega ché tanto lo sappiamo: le donne in Italia e nel mondo guadagnano meno, di default, senza nessuna ragione apparente. ecco un calcolatore di quanto guadagneresti in più al mese se fossi maschio (e in meno se fossi F).
sarei curioso di vedere cosa succederebbe se una ministra del lavoro dicesse: ok, da domani la differenza la togliamo ai maschi (o anche solo “la smezziamo”).
guida alla gestione dei progetti di lavoro in remoto
anche qui c’è poco da spiegare: dobbiamo imparare quello che abbiamo trascurato finora, cioè a lavorare usando gli strumenti di collaborazione digitali.
è un’ottima occasione: prendiamola AL VOLO perché imparare a gestire bene la collaborazione digitale ci consente una maggiore produttività e un risparmio di tempo per sé. kill the meetings.
una guida di Erin “Folletto” Casali (🇮🇹) che è proprio quello che ci vuole in questo momento perché consente aiuta di tutto a progettare lo smart work (ancora una volta: non sono gli strumenti, sono i processi!).
Erin puoi seguirla anche su Twitter e Linkedin.
quante volte è sano fare la cacca? e in che forma?
è inutile che fai quella faccia: è una curiosità legittima, non dire che non ci hai mai pensato. e la risposta è: da 3 al giorno fino a 3 alla settimana. siamo tutti diversi.
se invece la tua curiosità è quali sono forme e consistenze corrette della cacca, ecco qui la Scala delle feci di Bristol. again, non fare quella faccia: è SCIENZA.
quando i Sex Pistols fecero il concerto di Natale per i figli dei pompieri
già basterebbe il titolo, ma c’è anche una specie di documentario. fu l’ultimo concerto in UK dei Pistols, che dopo due settimane si sciolsero. qui dovrebbe essere integrale su Dailymotion, se riesci a vederlo, altrimenti qui (editato) su YouTube.
(a 14:05 suonano Bodies).
il mondo vuoto come non l'abbiamo mai visto
immagini da un pianeta desertificato da una pandemia.
ma anche le webcam nelle città d’arte italiane i questi giorni ci rendono uno scenario davvero anomalo. Milano. Roma. Venezia. Firenze.
come rappresentano il pianeta Terra i terrapiattisti
si fa fatica a crederci, ma così (è un modello che secondo loro spiegherebbe sole, luna e gravità), naturalmente geocentrico. io resto assolutamente convinto che il terrapiattismo è tutto un megacomplotto per prenderci per il culo.
il nuovo logo di BMW ha causato un sacco di critiche
che sono all’incirca: “ok va bene il flat il minimal e il basta con 3D e gradienti, ma quando è sul cofano il logo magari si dovrebbe vedere”?
la mappa animata della diffusione di SARS-CoV-2: clicchi in alto a sinistra su Animate spread e scopri che SARS-CoV-2 era negli USA prima che in Italia. qui la mappa epidemiologica ed è fighissima perché traccia l’intero percorso di tutti ogni singolo strain, e i suoi passaggi tra i paesi, nel tempo.
un pezzo per capire statisticamente le dinamiche di diffusione di SARS-CoV-2
lo ha scritto Tomas Pueyo su Medium.
dopo il lockdown TOTALE dell'intera regione dello Hubei (16 città, quasi 60 milioni di abitanti), i casi hanno continuato a crescere per 12 giorni (soprattutto per l'aggravamento dei sintomi di chi si era già ammalato prima), poi hanno iniziato rapidamente a calare. la fine del tunnel a Wuhan l'hanno vista a 12+7 giorni dall'inizio del lockdown.
MA Wuhan è entrata in lockdown a 1.000-1.500 casi, noi ci siamo entrati quando eravamo già quasi a 10.000. ci vorrà, dunque, ben più tempo.
il pezzo stima il tasso di mortalità nello Hubei - e in Italia - in 3.8%-4% (circa 30 volte quello dell'influenza normale) mentre è sotto all'1% nelle zone che hanno saputo o potuto prepararsi (Corea del Sud, resto della Cina). è un pezzo pieno di info interessanti.
l'archivio delle VHS, per i malati di media vintage
io vivo la passione per vintage e revival come una perversione, ma c’è un sacco di nostalgici là fuori, soprattutto degli anni ‘80. e allora ecco la sezione dell’Internet Archive dedicata alle VHS (yawn).
piatti iperlocali dalla cucina regionale USA
su Lonely Planet. dal Musubi di Spam delle Hawaii al sandwich di cervello fritto dell'Indiana, passando per la Snickers salad (una torta fatta con gli Snickers) e per il Garbage plate, che fa vomitare solo a guardarlo (enjoy).
piantare alberi per essere più produttivi e concentrati
Forestapp è un'app di produttività che ti permette di far crescere piante sul tuo smartphone. funziona come un timer per la tecnica di produttività del Pomodoro (slot di 30' di attenzione ininterrotta), ma se ti distrai UCCIDI L'ALBERO. mostro.
gli adorabili pelouche di Manooni
i prodottini del vanz: scegliere il monitor per lavorare da casa
in tempi di telelavoro forzato diventa fondamentale approntare un ufficio per lavorare comodamente anche da casa, perché lavorare scomodi e senza gli strumenti corretti significa lavorare male.
le mie regole sono:
- evitare le sedute di ore (io uso lo sgabello ergonomico e mi alzo spesso in piedi, facendo - facevo - un giretto fuori casa ogni mezza giornata)
- avere una tastiera VERA, esterna, comoda (io uso quelle da gaming, ne parliamo la prossima volta) e un mouse, entrambi rigorosamente con il filo, ché non voglio buttare continuamente batterie.
- un monitor bello grande, meglio due
per scegliere un monitor su cui lavorare comodamente ti propongo tre criteri principali: le dimensioni, la risoluzione, gli ingressi. (risposta in millisecondi e frequenza servono più per altri usi).
sulle dimensioni la scelta di norma è tra 22, 24, 28 pollici: più spazio hai, più grande sia. tieni però conto che a parità di risoluzione, aumentare le dimensioni significa avere oggetti (icone, finestre) più grandi sullo schermo, che può non essere comodo.
se vai sulle grandi dimensioni ti serve maggiore risoluzione.
se intendi anche vederci i film, se puoi investire tra i 250 e i 300€ e se il tuo laptop supporta i monitor esterni 4K, il consiglio è di prendere un monitor a risoluzione 3840x2160 (per esempio BenQ EL2870U 28" con 2 HDMI o un Samsung 28" U28E590D ma anche LG, Lenovo, HP, Asus fanno buoni monitor. non uscirei da queste 6 marche (non per scendere, intendo).
scendendo di budget, la risoluzione successiva è 2560x1440 o QHD, come questo Lenovo L24q-10 da 200€ con tutti gli ingressi possibili (DVI, VGA, DisplayPort, HDMI)
se però vogliamo il miglior rapporto qualità prezzo e non ci interessa una definizione così alta, scendiamo al full HD, ovvero 1080p, ovvero 1920x1080 (che va cmq benissimo per uso solo di lavoro) come questo Lenovo Thinkvision S243-10 da 24", con un ingresso HDMI, che ha buone recensioni (io l'ho pagato 112€). ha il vantaggio di avere una cornice molto sottile, così se vuoi ne puoi comprare 8, montarli a parete e fare il videowall in stile Gordon Gekko.
un discorso a parte per i monitor superwide come questo LG 29WL500 29" a 21:9, che se hai spazio sono fighissimi (puoi affiancare meglio i documenti, tenere più roba sul display) ma tieni sempre presente che le dimensioni sono espresse nella diagonale, quindi a parità di dimensioni i monitor superwide sono più stretti in verticale di quelli normali (a 16:9). o ne trovi uno gigantesco (tipo 32", e a quel punto sei nei televisori) oppure è un compromesso tra altezza e larghezza.
(il mio nuovo Lenovo non è malaccio, ma puoi puntare più in alto)
e anche questa settimana l'abbiamo sfangata.
oggi sciopero di memi e gif per protesta contro il coronavirus
immagine della testata disegnata da olllikeballoon
la scrittura di questa newsletter avviene abitualmente in modalità carbon-free, con il 100% di energia rinnovabile e socialmente sostenibile fornita da ènostra.