le polpette di oggi sono vegane: le producono i ragazzi della Zappa e il mestolo, che sono stati miei studenti a un corso di web marketing e sono bravi - oltre che a cucinare vegano - a comunicare sui social.
li trovi in giro per i mercati emiliani o a Limidi di Soliera.
la ricetta non ce l'ho, chiedila a loro a info@lazappaeilmestolo.it
*(“saltare di palo in frasca”)
questa è ⓟolpette — la vanzletter n°42
(che è un numero che la sa lunga)
le polpette sono servite calde ogni domenica sera da Substack: se non le ricevi già, accorri iscrivendoti!
o meaʻai nei o le vaiaso:
”ecco le polpette della settimana” è scritto in samoano, perché è Natale e faccio quello che mi pare.
c’è però la curiosa storia che fino all’anno scorso i samoani non si vaccinavano per il morbillo per la solita bufala della morte di due bambini dopo la vaccinazione (avvenuta in realtà per cause indipendenti).
in un anno ci sono state 63 vittime, c’è un’epidemia in corso, e oggi se incoraggi le persone a non vaccinarsi, alle Samoa ti sbattono in galera senza cauzione.
le polpette samoane sono agrodolci perché c’è dentro l’ananas. l’ananas si abbina bene a molti sapori salati (anche la pizza, sì), ma è snobbato dagli occidentali che non hanno sufficiente curiosità e apertura mentale per i sapori di altre culture
🤷🏻♀️
- la curiosa storia della stazione ferroviaria di Bangkok
- in Kashmir fanno i ghiacciai artificiali e sarebbe bene che anche noi
- il vero problema del metano non sono le emissioni quando lo bruci
- dice che bisognerebbe stare molto più tempo accovacciati
- perché non bisogna tenere gli assistenti vocali in camera da letto
- perché comprare una TV non è mai stato così conveniente
- torna l'allarme per la corsa alle armi nucleari, e altre news ansiogene
- i 50 migliori album ambient di tutti i tempi e le cose belle successe nel mondo
- le recensioni cinematografiche di Tash Aw
- hai già installato Threads?
- negli anni '80 era molto più facile di oggi essere magri
- i prodottini del vanz: i coltelli seri (con link alla wishlist di cucina)
la bizzarra storia della stazione ferroviaria di Bangkok
Hua Lamphong, la principale stazione ferroviaria di Bangkok
La stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino
Se noti una certa somiglianza non è un caso: la stazione di Hua Lamphong fu costruita tra il 1910 e il 1916 su progetto in stile neorinascimentale italiano di Mario Tamagno, architetto torinese che assieme al concittadino Annibale Rigotti firmò diversi dei progetti scelti per l'abbellimento e la modernizzazione di Bangkok nel corso di un contratto di 25 anni stipulato su commissione di re Chulalongkorn.
Mario was commissioned by the Thai government to leave his native Turin and develop Bangkok’s cityscape with straight lines and repetitive horizontal and vertical angles. His art-deco architectural accomplishments are some of the finest in Bangkok and impressive by any standard.
tra gli altri edifici realizzati dal Tamagno a Bangkok, l’Ananta Samakhom (la sala del Trono) e il tempio Wat Benchamabophit (in una rilettura neoclassica dello stile siamese).
Da Torino a Bangkok di Francesca Filippi racconta le storie degli ingegneri e architetti torinesi che hanno progettato e costruito la capitale siamese.
(per chi si diletta di 3D, qui c’è il modello della stazione Hua Lomphong navigabile in o col plugin Sketchup per Chrome)
(per chi è in vena di longform e ama le stazioni e NYC qui c’è la storia della Penn Station raccontata da Politico)
in Asia fanno i ghiacciai artificiali e sarebbe bene che anche noi
molte città e comunità raccolgono l’acqua dal margine dei ghiacciai vicini, ma se un giorno il ghiaccio comincia a squagliarsi per il global warming, un modo per allungarne la vita è farne grandi mucchi verticali (un po’ come i mucchi di neve sulle strade, che sono gli ultimi a sciogliersi).
facendo di necessità virtù, in Kashmir hanno pensato di coniugare ingegneria, religione e pupazzismo di neve modellando degli enormi stupa, grandi monumenti buddisti, con il ghiaccio, che altrimenti si scioglierebbe.
mi sa che forse dovremmo cominciare anche noi.
l’articolo del New Yorker con foto di posti che sarebbe bello visitare, tra l'altro
il vero problema del metano non sono tanto le emissioni durante la combustione
quanto la dispersione. le aziende dell'energia comunicano quanto il metano sia “energia pulita” perché a seguito della combustione genera meno CO2 di petrolio e carbone, ma allo stato gassoso il metano è molte volte più serra della CO2, e nei processi di estrazione, lavorazione, distribuzione - e probabilmente di utilizzo in caldaie e tubature vecchie - ne va disperso tantissimo.
al NYTimes hanno fatto i conti nel solito pezzo visivamente figo. per fortuna è possibile individuare dall'altro le perdite con i droni.
bisognerebbe stare molto più tempo accovacciati?
un numero crescente di persone che ne capiscono sostiene che la postura standard di riposo della civiltà occidentale (seduti sulla sedia) non sia affatto salutare, e sarebbe meglio recuperare la postura accovacciata, più naturale per la specie umana e tuttora adottata dalla maggior parte delle persone sul pianeta.
modi mediati e sostenibili di farlo: usare gli sgabelli ergonomici invece delle poltrone e adottare una posizione accovacciata per far i bisogni, magari grazie allo squatty potty.
altra cosa che trovo molto civile nei paesi asiatici, la presenza della doccetta in tutti i bagni anche pubblici, che consente di sciacquare l’area interessata (come previsto dall’etichetta islamica) senza toccarla con le mani.
e se le doccette da cesso fossero presenti nei locali pubblici delle nostre città, avremmo una possibile difesa dai boomer che pisciano facendo l’elicottero.
perché non bisognerebbe tenere gli assistenti vocali in camera da letto
un microfono attivo (e non parliamo di una telecamera integrata alla smart TV) significa una potenziale registrazione di quello che dici e fai 24/7, la cui possibilità di finire in mano a governi, aziende e malintenzionati non è affatto esclusa, anzi.
"ma io non ho niente da nascondere" è sbagliato, e il pezzo di Carla Diana, che di mestiere progetta questi affari, lo spiega bene. per essere più consapevoli servirebbe un indicatore visivo di quando il device è in ascolto, anche solo una luce lampeggiante.
anche uno smartphone è un assistente vocale potenzialmente sempre attivo, anche quando è in modalità aereo o persino spento <MODE COMPLOTTO ON> (tu lo sai per certo, che è davvero spento e non fa solo finta?) </OFF>
“e allora dobbiamo tornare agli anni ‘80?”
no, ma regolamentare di più l’industria dell’elettronica di consumo magari sì?
comprare una TV anche top di gamma non è mai stato così conveniente
e ci sono delle ragioni, che non sono solo una tecnologia matura e gigantesche economie di scala, ma quello che implica la notizia precedente, cioè che sulle smart TV:
1) si possono mettere pubblicità (tanto che gli stessi produttori di TV stanno diventando concessionarie)
2) si possono raccogliere dati di ascolto utili ai network e al marketing del mass market
3) ipoteticamente, si possono raccogliere altri tipi di dati, attraverso le registrazioni di cui sopra (di cosa si parla in casa, chi c’è e cosa fa durante la visione, ecc)
(se devi comprare una smart TV per una persona anziana o comunque tecnologicamente non evolutissima, accertati che il telecomando abbia i tasti per l’accesso diretto a NETFLIX e PRIME VIDEO perché, ti assicuro, il palinsesto è morto ormai anche per gli anziani).
torna l'allarme per la corsa alle armi nucleari, e altre news ansiogene
l'atteggiamento sovranista, anti-internazionalista e da despota da 4 soldi dei leader delle due ex-superpotenze e dei loro emuli del cazzo (potrai intuire che l'articolo non si esprime esattamente in questi termini) ha causato un progressivo allontanamento dai trattati di moratoria nucleare che hanno garantito di evitare l'olocausto nucleare negli ultimi 70 anni.
oggi il rischio di guerra nucleare torna, e non siamo mai stati così vicini dai tempi dei missili a Cuba. la Dartmouth Conference suona l'allarme.
nel frattempo si è scoperto che gli esperimenti sulle atomiche effettuati negli USA negli anni '50 e '60 hanno causato molte, molte più vittime civili di quanto si pensasse. bambini che han bevuto latte a migliaia di chilometri di distanza, per dire.
"ok ma quanto vuol dire molte?" tipo Hiroshima e Nagasaki: tra 340.000 e 690.000.
intanto, qualche burlone fa due conti e ipotizza che un modo di rallentare il global warming potrebbe essere una guerra nucleare, LOL
adesso però diamoci una calmata
pare che l'ansia per l'emergenza climatica stia causando una vera e propria sindrome psicotica tra le persone. ma qui dovremmo considerare come "malato" il singolo, o è piuttosto la società nel suo complesso a essere vittima di una crisi mentale pervasiva?
per combatterla, e vincere l'ansia che ti ha generato il blocco news precedente, ti consiglio la seguente procedura:
poltrona comoda, tazza di tè, album scelto dalla classifica dei 50 migliori album di ambient di tutti i tempi, e lettura della lista di fine anno delle 99 cose belle successe nel mondo (Future Crunch le pubblica tutte le settimane e ti garantisco che ti salvano l'equilibrio mentale).
Tash Aw ha una rubrica di recensioni di film su the Paris Review
Tash Aw è uno scrittore nato a Taipei da genitori malesi di origine cinese, che ha scritto diversi libri (belli, secondo me) su cosa significa essere emigrati, profughi, senza patria.
oggi vive a Londra e scrive anche per BBC, London Review of Books, The New York Times e the Paris Review, su cui ho appena scoperto che tiene una rubrica di recensioni di cinema asiatico, e direi che quelli che segnala sarebbero tutti da vedere.
(quelli di Jia Zhangke di sicuro sì. ti ho già parlato di Jia Zhangke? se no, fai conto che ti abbia parlato a lungo di Jia Zhangke, e recupera almeno I figli del Fiume Giallo e Il tocco del peccato).
foto mia cazzona fatta collo smartphone all’Ulisse fest
hai già installato Threads?
se te la sei persa, ti ricordo che è uscita la nuova app di messaggistica e condivisione privata di Instagram, Threads, che trovi qui per Android e per iOS di là.
nell’ottica del passaggio da feed pubblico a condivisione privata che è nella strategia di Facebook, Threads serve per organizzare in modo più strutturato i messaggi privati via Instagram, e per fare gruppi di famigliari o di amici che ti stanno davvero simpa con cui condividere le Storie più private. e per gestite le chat che ne derivano.
negli anni '80 era più facile di oggi essere magri
fino a 30 anni fa pesavamo di meno e ingrassavamo meno facilmente.
ci sono ragioni nutrizionali, sì, ma anche un cambiamento del microbioma (l’insieme di batteri microbi funghi ecc) del corpo umano, la cui varietà dipende dai cibi che consumiamo (verdure e fibre: bene. cibi industriali e lavorati: male), l'influenza di sostanze chimiche presenti nei cibi che mangiamo o con cui veniamo in contatto, l’aumento dell’uso di psicofarmaci.
i prodottini del vanz: i coltelli da chef e la wishlist di cucina
volevo fare la solita menatona sui coltelli da cucina, che peraltro ho già fatto in passato, ma veniva una cosa lunga tra acciaio giapponese e tedesco, pro o contro l'acquisto del ceppo da cucina, quali usare per cosa, come affilarli eccetera.
allora invece del menatone ti metto semplicemente tre proposte (cheap, media e pro) e poi se vuoi ti vai a spulciare direttamente la mia wishlist di cucina su Amazon
proposte economiche
singolo coltello da chef "compact" Zwilling (più leggero ed economico del coltello da chef classico, versatile e leggero) - sui 41€
(ma secondo me per tritare è sempre meglio il)
singolo coltello santoku Wusthof - sui 68€ceppo 6 coltelli tedeschi non di marca nobile ma ben recensiti su Amazon - sui 60€ (best value)
proposta media
set dei 3 coltelli classici Zwilling - sugli 84€ (best price/quality)
proposta "pro"
ceppo 9 coltelli Zwilling Gourmet - sui 130€
hey, c’hai 59 secondi per capire cos’è la curva di Keeling?
POLPETTE salta per un paio di settimane, ché noi domani si parte per Helsinki e Tallinn a mangiar salmiakki e a imparare la sisu way of life.
ciao.
immagine della testata disegnata da olllikeballoon