non ci sono particolari ragioni per linkare le polpette albanesi, che si chiamano qofte të fërguara, se non il fatto che pur essendo un paese vicinissimo e con una bella parte di storia in comune, all’Albania, alla fine, non pensiamo mai.
ma è proprio al di là dell’Adriatico, c’è un bel mare, meriterebbe magari pure una vacanza, no?
qui la ricetta da My Albanian Food e qui passo per passo su Wikihow.
questa è ⓟolpette — la vanzletter n°38
le polpette escono dal forno alla domenica sera all'ora dell'aperitivo:
- come "vedono" le auto a guida autonoma
- Cina: esperimenti per impedire l'attraversamento pedonale col rosso
- i pessimi comportamenti degli italiani alla guida, confessati
- i 27 migliori film del decennio passato (secondo Richard Brody del New Yorker)
- breve storia triste del più grande e misconosciuto eroe del ventesimo secolo
- la t-shirt che ti rende(rebbe) invisibile al riconoscimento facciale
- Snowden spiega come le autorità possono spiarti attraverso lo smartphone
- un racconto gratis di Don DeLillo
- i prodottini del vanz: le padelle
come "vedono" le auto a guida autonoma
i sistemi di guida che non richiedono (quasi) intervento umano devono analizzare l'ambiente circostante con una serie di sensori. tra questi, il più importante è quello che sostituisce la vista: per questo la maggior parte delle auto a guida autonoma si basa sul lidar (tranne Tesla: Elon Musk non crede nel lidar e su questa scelta ha basato in parte il successo futuro di Tesla).
una "una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser”. un po' come l'ecolocazione delle balene o quella dei pipistrelli, misurare il tempo di ritorno del laser rimbalzato dagli oggetti permette di costruire un modello molto fedele dell'ambiente circostante, in una sorta di 3D simulato. questo video ne dimostra in modo molto efficace (e MOLTO affascinante) il funzionamento.
Cina: esperimenti per impedire l'attraversamento pedonale col rosso
che è un problema anche in Cina, perché come tutti anche i cinesi A) sono indisciplinati (molto) e B) girano con la testa bassa sullo smartphone, e gli automobilisti se li arrotano che è un piacere.
ma a differenza di noi, in Cina non sono timidi nel testare soluzioni in real life.
i pessimi comportamenti degli italiani alla guida, confessati
naturalmente gli automobilisti quanto a indisciplina non sono da meno, e con effetti ben più gravi.
ESRA, Sondaggio europeo sulla sicurezza stradale, 2015 (PDF), con le ammissioni delle violazioni al codice commesse abitualmente dagli automobilisti. riassunto di come ci comportiamo noi italiani al volante:
la prossima volta che sali in macchina o vai a fare un giro a piedi, pensa che delle persone che incontri ogni giorno al volante delle auto:
il 72% supera regolarmente i limiti di velocità in città, il 78% li supera regolarmente fuori dai centri urbani (il 46% ritiene che sia accettabile per il senso comune superare di 20 kmh il limite di velocità sulle autostrade, il 30% anche nei centri urbani)
uno su tre guida dopo avere bevuto alcool
quasi uno su due guida leggendo o scrivendo messaggi sullo smartphone
il 70% si mette al volante anche quando sa di essere troppo stanco per guidare
buona fortuna.
i 27 migliori film del decennio passato (secondo Richard Brody del New Yorker)
poiché è un pezzo luuuungo che leggeranno solo i veri fanatici di cinema, i titoli te li riassumo qui. alcune scelte sono ovvie e altre sorprendenti, per esempio Somewhere della Coppola, bel film che molti hanno odiato:
“The Wolf of Wall Street” (2013), Martin Scorsese
“Madeline’s Madeline” (2018), Josephine Decker
“Get Out” (2017), Jordan Peele
“An Elephant Sitting Still” (2019), Hu Bo
“Did You Wonder Who Fired the Gun?” (2018), Travis Wilkerson
“The Future” (2011), Miranda July
“Margaret” (2011), Kenneth Lonergan
“The Grand Budapest Hotel” (2014), Wes Anderson
“Somewhere” (2010), Sofia Coppola
“Li’l Quinquin” (2015), Bruno Dumont
“Film Socialisme” (2011), Jean-Luc Godard
“An Oversimplification of Her Beauty” (2013), Terence Nance
“Holy Motors” (2012), Leos Carax
“Coma” (2016), Sara Fattahi
“Red Hook Summer” (2012), Spike Lee
“Zama” (2018), Lucrecia Martel
DI SICURO vale la pena di recuperarli tutti, poi magari qualcuno lo odî, come è successo a me con Holy motors di Carax (poi vabbé l’ho rivalutato, ok).
breve storia triste del più grande e misconosciuto eroe del ventesimo secolo
il 26 settembre 1983 il tenente colonnello Stanislav Petrov ricevette la notifica automatizzata di un lancio di missili nucleari dagli USA verso la Russia, ma decise che doveva essere un falso allarme e non informò il Cremlino, evitando così con tutta probabilità un conflitto nucleare.
fu punito e prepensionato, e morì nel 2017 in povertà. ha ricevuto alcuni premi ma tutto sommato poca roba, tutto considerato.
qui la sua storia, raccontata meglio da Salvatore Giannella dell'Europeo.
"I knew perfectly well that nobody would be able to correct my mistake if I had made one"
“Hero? Nonsense! I was just doing my job”
la tshirt che ti rende(rebbe) invisibile al riconoscimento facciale
è forse ora di cominciare a pensare come difendersi, per esempio con una t-shirt che secondo IBM e MIT dovrebbe mandare in confusione gli algoritmi di riconoscimento facciale (per il tempo che dura prima di essere aggirata, perché questa è una classica corsa agli armamenti)
(via Matteo Fogli)
Snowden spiega come le autorità possono spiarti attraverso lo smartphone
un'intervista con Edward Snowden che interesserà chi si occupa di sicurezza e privacy. in sostanza: bene che ti preoccupi delle app che installi, ma se sei un bersaglio dello spionaggio di Stato probabilmente hai ben altro di cui preoccuparti.
due racconti di Don DeLillo
pubblicati dal New Yorker:
Still Life (2007)
Midnight in Dostoewsky (2009)
(di Don DeLillo vale la pena di leggere Underworld - solo se hai il tempo dei romanzoni a passo lungo - se no soprattutto Rumore Bianco, ovviamente. se li hai già letti, io tra i meno noti ti consiglio Great Jones Street).
i prodottini del vanz: le padelle dignitose
in questa rubrica in cui cerco di trasmettere la mia esperienza in pochi limitati campi, un posto importante hanno gli attrezzi da cucina. di coltelli abbiamo parlato in passato e parleremo di nuovo presto, ma oggi diciamo due cose due sulle padelle, che secondo me devono avere alcune caratteristiche:
1.
essere in alluminio di qualità o in acciaio (semplificando, poi c'è il rame ma lasciamo perdere)
2.
se non sei una cuoca provetta e attenta, avere un rivestimento antiaderente (ma senza teflon che è tossico. oggi va molto il rivestimento similpietra, che a me disturba esteticamente ma funziona bene)
3.
avere il fondo spesso, quindi essere pesante. le pentole di qualità pesano grazie allo spessore del metallo soprattutto del fondo, e quando cadono il bordo non si piega (il che è indice di metallo scadente)
4.
avere il manico rivettato e non avvitato. il manico è la parte più delicata della padella: stando così vicino alla fiamma, un manico avvitato finisce quasi sempre per essere la prima parte che cede di una padella, e non ha alcun senso buttare una padella di qualità dopo pochi anni perché l'abbiamo scelta col manico avvitato invece che rivettato.
poi ci sono le marche: Risoli, Ballarini sono forse le mie preferite tra quelle di mass market italiane. paragonabile ma a low budget è la linea Bialetti con il manico rivettato. nella loro incarnazione precedente (con Hi-base system) erano pentole e padelle robuste e di qualità con un buon rapporto qualità/prezzo (in alcuni casi forse con qualche problema di bilanciamento del manico) che si trovavano a ottimo prezzo nei mercati.
la linea attuale si chiama Donatello, e se rispetta degnamente la tradizione è un buon acquisto. verificare lo spessore del fondo (e in generale la qualità/prezzo, che varia a seconda di dove si compra).
poi, su Amazon questa marca ha ottimi voti a un prezzo accessibile quindi a occhio mi fiderei. e fa il Black Friday.
immagine della testata disegnata da olllikeballoon