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questa è ⓟolpette, la vanzletter
ecco le polpette della settimana
oggi le Polpette sono dedicate a un paese industriale avanzato che ha ancora molta strada da fare sulle conquiste civili: due persone dello stesso sesso non vi si possono sposare (tanto meno adottare o avere figli in maternità surrogata); non riesce a mettere targhette identificative sulle divise delle sue forze dell'ordine, facilitandone, forse persino implicitamente incoraggiandone gli abusi; quando non riesce a fare una legge per normare temi etici - per esempio uno dei più fondamentali diritti del cittadino, quello di decidere di non soffrire inutilmente - ha bisogno dell’iniziativa dei suoi cittadini.
naturalmente c’è sempre il fatto che si tratta di un Paese che ha embeddata al suo interno una potente teocrazia globale che fa di tutto per influenzarne la politica e dettarne le regole etiche, e questo naturalmente ha un peso.
mi faceva notare Gaspar la settimana scorsa che l'inno polacco oltre a menzionare Napoleone è l'unico inno nazionale non italiano che menziona l'Italia, ma va anche detto che l'Italia ricambia:
Già l'Aquila d'Austria / Le penne ha perdute / Il sangue d'Italia / Il sangue Polacco / Bevé, col cosacco / Ma il cor le bruciò
il Paese di cui stiamo parlando vanta una cucina regionale tra le più ricche e varie forse al mondo, e di polpette ne ha mille: è, se vogliamo, il Paese delle Polpette. ne propone un bel riassunto questo pezzo di Agrodolce, tra i miei siti di ricette preferiti (gli altri sono il Cucchiaio d'argento, la Cucina italiana, Sale&Pepe).
in other news, la Corte europea ha confermato il meccanismo che lega l'erogazione dei fondi europei al rispetto degli standard democratici, somministrando così a Morawiecki e Orban un sonoro schiaffone che blocca i soldi del recovery fund. bene, avanti così.
ecco le polpette della settimana:
sta arrivando la nuova interfaccia di Gmail
nuova barra a sinistra che spinge la Chat (si usa ancora?) e Meet + Spaces (in pratica, Slack). a destra restano i link a Calendar, Keep, Tasks e Contatti. la nuova interfaccia è in rollout progressivo: sarà forzata come standard da aprile, e a fine anno non si potrà più usare quella attuale. nel complesso cambia poco.
rivoluzioni fatte da minoranze: oggi basta mobilitare pochi per ottenere molto
tattiche, comunicazione e nuove tecnologie hanno reso molto più efficaci le proteste minoritarie (che poi le proteste sono sempre minoritarie, se no son rivoluzioni): oggi basta il 3,5% della popolazione per ottenere cambiamenti politici e, in un esperimento sociale, con solo il 25% di attivisti (non di consenso: di agenti attivi) hai delle chance di riuscire a iniziare una vera e propria rivoluzione.
il candidato deepfake coreano è dappertutto
in Corea il People Power Party (conservatore) ha creato l’avatar del suo candidato Yoon Suk-yeol, lo ha chiamato AI Yoon (naturalmente) e lo ha sguinzagliato su tutti i media possibili, dandogli una personalità più cool e un linguaggio più disinvolto e giovane.
due considerazioni: essendo dichiaratamente un deepfake non può fare gaffe (non è "la persona": è un computer, quindi naturalmente imperfetto), e ha il vantaggio di poter essere dovunque, 24 ore al giorno. ubiquo e instancabile. se il potere politico deriva dalle opportunità di esposizione mediatica, ha già vinto.
alla domanda "ok ma come fa a essere credibile politicamente" la risposta di un recente studio, secondo cui le facce generate dalle AI ci appaiono persino più credibili delle facce reali. (ok, non è la stessa forma di credibilità: ho barato).
poiché la visibilità mediatica in politica è quasi tutto, cominciamo a abituarci all’idea di avatar politici con una dichiarazione pronta su ogni evento, a ogni ora, in qualunque parte del mondo.
nell’Atlantico sta bruciando una nave con a bordo 4000 automobili
tra cui oltre 1000 Porsche. fuoco nella stiva, abbandonare la nave, che resta lì a bruciare e a andare a fondo. il dato interessante è il numero di auto trasportate via mare ogni anno: sono 4.7 milioni (Statista). altri dati interessanti: il 61% del petrolio estratto è trasportato sugli oceani, e il trasporto del petrolio come combustibile rapopresenta il 40% il traffico marittimo globale (che è un Grande Inquinatore, naturalmente).
il simulatore di sapori servirà parecchio, nel Metaverso
quindi cominciamo già a immaginare che tipo di controller possa usare. un ricercatore giapponese sostiene di essere al lavoro su un simulatore di tutti i sapori esistenti, che funziona combinando i 5 gusti principali (salato, acido, amaro, dolce, umami) prodotti attraverso l'elettroforesi e serviti attraverso 5 gel separati, uno per ogni gusto. il video che mostra come funziona è qui.
nel 1867 George Sand sosteneva la necessità di grandi parchi urbani
e che dovessero essere liberamente accessibili a tutti, progettati come bene comune in grado di incoraggiare l'armonia sociale, favorire il sogno e l'inclusività sociale. diciamo che a tutt'oggi "ci sono ampi margini di miglioramento", almeno nelle città che conosco, e considerando che è una visione di 150 anni fa.
nel frattempo, la società postindustriale è riuscita a produrre il paradosso del parcheggio più grande e che fattura più dell'aeroporto di cui è un servizio, che mi pare una perfetta metafora della pervasiva dittatura dell'automobile, della sua tendenza a mangiarsi lo spazio e a cercare di divorare l’economia.
l'utero artificiale cambierà il mondo
c'è un dibattito acceso se l'utero artificiale (che ancora non esiste) sarebbe o meno uno strumento di liberazione della donna. le gravidanze extracorporee sarebbero più sicure, ridurrebbe le disuguaglianze sul lavoro, e incoraggerebbe la natalità (che questo sia un pregio in sé, dovete convincermi). insieme alla fecondazione in vitro potrebbe arrivare a escludere la necessità del corpo femminile - di qualunque corpo - nella gravidanza. (immaginare qui la distopia in cui uno Stato si mette a produrre cittadini per generare gettito fiscale).
e questo è ancora niente, dice Noah Smith. le tecnologie cambiano continuamente la natura umana: ci saranno un sacco di obiezioni etiche ma eventually we’ll wonder how we ever did things any other way. claim che vale per un sacco di cose, tipo le cinture di sicurezza, il divieto di fumo, la mobilità elettrica, un giorno l’eutanasia.
Ceramicspeed: togliere catena e deragliatore alle bici (finalmente)
Ceramicspeed è un sistema di trasmissione cardanico e di cambio per biciclette che elimina la catena e il deragliatore, grazie a una trasmissione diretta non soggetta agli attriti e alla dispersione di energia dovuta alla tradizionale trasmissione a catena (che non è mai stata efficientissima, diciamolo, ma pratica e economica). Ceramicspeed riduce l'attrito tra gli elementi meccanici (quindi dispersione di energia, quindi minore efficienza, quindi consumo dei materiali) del 50%.
finalmente il distributore automatico di pizza
naturalmente negli States. viene alimentato ogni giorno con pizze crude da un laboratorio nei dintorni (quindi non esattamente esportabile ovunque). l'idea non è male, più che altro per gli orari in cui le pizzerie tradizionali sono chiuse, perché prova a comprare una pizza alle due di notte, se non abiti in una delle grandi città (e poi neanche: a Torino secondo me non ce la fai. a Modena neanche a mezzanotte).
il Wordle geografico
indovinare la parola è una cosa, ma indovinare il paese avendo solo il profilo dei suoi confini? la difficoltà è che non è trial and error come Wordle, cioè non ti dà indizi.
quiz polpettaro: quali sono i paesi che non hanno una Costituzione scritta?
o meglio: "non codificata in un unico documento"? il numero varia da come si interpreta la domanda, ma sono almeno sette (e molto più occidentali e moderni di quanto si penserebbe).
scienziati che vogliono sparare astronauti su Marte con un laser
in 45 giorni. e il problema non sembra tanto arrivarci quanto fermarsi una volta arrivati, non avendo combustibile a bordo.
un’ingegnosa gallery fotografica dell'interno degli strumenti musicali
un fumetto ambientato nei campi profughi europei
Drawn to Berlin di Ali Fitzgerald
i lavori giovanili di Piranesi, il disegnatore di rovine
i disegni affollati e dettagliati di Mattias Adolfsson
illustratore svedese che potrebbe interessarti per arredare casa: ecco lo store online
il puzzle da 1000 pezzi ispirato ai romanzi di Joyce
e quello sulle opere di Edward Gorey
il prodottino della settimana: scegliere il servizio di streaming musicale
quando ero teenager passavo i sabati pomeriggio da solo nei negozi di dischi a sfogliare infinite copertine (il che spiega anche alcune cose su come sono poi cresciuto) sapendo di potermi permettere, con la paghetta, al massimo uno o due album a settimana, se non, in alcuni periodi, al mese. l'idea di avere accesso all'offerta di musica attuale mi avrebbe fatto salivare.
anche successivamente, comprare i 5-10 CD al mese necessari per un minimo di educazione musicale (non parliamo poi dei CD necessari per il programma radio che conducevo attorno ai 30 anni) significava spendere centinaia di euro l'anno.
avere accesso con duecentomila lire all'anno a tutta la musica del mondo (ok: tra 40 e 75 milioni di brani) in qualunque momento, negli anni 80 e 90 era un sogno.
oggi forse non l’apprezzo abbastanza, anzi ho problemi di eccesso di offerta, e di decidere quale servizio pagare, visto che ha senso usarne uno solo per accentrare le playlist, educarlo sui miei gusti, eccetera. il mio me di allora mi prenderebbe a calci.
online sono disponibili diverse analisi di pro e contro come questa (in italiano), ma il risultato finale dipende principalmente dalle nostre esigenze. sintetizzando, mi pare di poter affermare quanto segue:
Spotify Premium e Amazon Music sono quelli con i costi inferiori (con il piano annuale, a 8,25€/mese*. Apple Music e Tidal HiFi sono a 9,99€)
Tidal e Amazon Music (e in parte Apple Music) vincono per qualità tecnica del suono (bitrate più alto, codifiche lossless, 3D audio e/o Dolby Atmos), con Tidal HiFi plus che svetta su tutti (bitrate fino a 9216 Kbps)
Spotify e Apple Music hanno l'interfaccia migliore (ma anche Tidal, che ha copiato Spotify pari pari)
Spotify fa probabilmente i suggerimenti di nuova musica migliori
Tidal pare abbia un catalogo più ampio di tutti (75 milioni di brani)
Amazon music e Tidal sono quelli che pagano di più gli artisti (col piano HiFi Plus, Tidal dà “fino al” 10% del tuo abbonamento all’artista che ascolti di più)
*occhio però che il contratto di coppia di Spotify (Duo) porta il canone a 7,5€ a testa, così come il Family di Tidal HiFi (che vale fino a 5 membri), il Family di Amazon sta a 149€/anno e può essere usato fino a 6 (6,2€/mese se usato in coppia).
qui trovi il mio quadro sinottico delle caratteristiche dei servizi
(aggiornato a qualche mese fa, potrebbero esserci stati lievi cambiamenti).
la Crisi di salinità del Messiniano: 5 milioni di anni fa il Mediterraneo si chiuse e evaporò
fantastico video sul processo di lavorazione di Tatsuka Tanaka, il miniaturista più figo che c'è
video collaborativo tra 40 videomaker di 40 paesi diversi, che si passano la palla
un reel lollone su Insta che non posso embeddare qui
https://www.instagram.com/reel/CZ8ZnGBLltQ
disclaimer, ovvero cose da sapere e istruzioni per l'uso della newsletter
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