questa è ⓟolpette, la vanzletter
Biligur og góður fiskabollar til húsbrúk
"polpette di pesce economiche e gustose per tutta la famiglia" è scritto in faroese perché avevo bisogno di allontanarmi dalle miserie umane nel Mediterraneo.
alle Fær Øer invece (anche Føroyar, Færøerne o, in un bizzarro italiano arcaico, isole Feringie) la vita scorre lenta e tranquilla. stare nel mezzo della Corrente del Golfo garantisce un clima senza estremi (mai molto sotto i 0° in inverno, mai molto sopra i 16° in estate) così come senza estremi mi immagino la vita dei faroesi (potrà suonare noioso, ma è anche un bell’upgrade rispetto alle condizioni di vita di chi vive nella striscia di Gaza).
qui 8 cose che forse non sai sulle Fær Øer, tra cui che sono collegate da 14 tunnel sottomarini, tra cui l'unica rotonda subacquea al mondo, e che mangiano skerpikjøt, carne di capra fatta fermentare all'aperto per diversi mesi. gli aggettivi che usano per descriverla non ti suscitano la curiosità di provarla.
qui un bel pezzo da visitfaroeislands.com sull'allevamento nelle isole (vivere alle Faer Oer non è un upgrade per gli ovini).
caso forse più unico che raro per Wikipedia, sulla pagina di Helena Patursson, scrittrice, attrice e attivista femminista faroese di inizio '900 trovi la ricetta delle polpette.
mai visto polpette più ufficiali.
segue la tua razione settimanale di polpette, come da disposizioni della Protezione Civile:
Running orders, di Lena Khalaf Tuffaha
le parole che scegliamo influenzano la percezione del mondo
ieri sentivo una news, mi pare di TGCOM24, in cui la redazione parlava della guerra senza citare mai Israele o Palestina, ma solo un generico "Medio oriente". i termini con cui raccontiamo le notizie hanno un impatto decisivo sulla costruzione del consenso: la scelta dei termini è uno degli strumenti più efficaci della propaganda. fondamentale per chi fa giornalismo e per chi insegna - ma forse anche per gli altri - il glossario di International Press Institute sulle parole da usare e non usare per raccontare il conflitto israelo-palestinese.
meta-analisi sugli studi sulle differenze tra cervello femminile e maschile
più li studiamo, più fatichiamo a trovare anche una singola differenza tra il cervello femminile e quello maschile (a eccezione delle dimensioni, come per il resto del corpo). il che significa che le eventuali differenze su cui si basano gli stereotipi sarebbero semmai culturali, certamente non biologiche. dobbiamo comunque abbandonare la logica di dimorfismo con cui leggiamo il mondo dei sessi (e su cui, alla fine, si basano molte discriminazioni, sul lavoro e non solo).
i robot sono già tra noi
una bella gallery di implementazioni della robotica nel quotidiano e nel professionale.
all'inizio la gente aveva paura dei pulsanti
ogni volta che arriva un'evoluzione tecnologica con cui dobbiamo interagire, la prima reazione è la paura. quando a fine '800 sono stati inventati i pulsanti, si temeva che avrebbero atrofizzato le funzioni del corpo umano e che avrebbero reso invisibile, quindi incomprensibile e incontrollabile, la tecnologia.
ricorda niente? (occhio però: il pulsante sostituisce un'azione meccanica, mentre lo smartphone ha un effetto cognitivo ben più pervasivo).
World through a lens, del NYTimes
una serie di reportage fotografici che indagano luoghi isolati e intriganti. tutti bellissimi (i reportage, non necessariamente i luoghi, tanto che una volta che ho visto come si vive nella steppa della Kalmykia mi sono sentito subito meglio rispetto alla mia vita).
i cori di Harlem come andrebbero veramente sentiti
ennesimo capolavoro di web design del NYTimes: la riproduzione più fedele possibile dell'esperienza di ascoltare un coro di Harlem dal vivo: audio 3D in una riproduzione visiva 3D degli ambienti. da ascoltare con le cuffie.
una tendenza bizzarra del travel: i mystery trip
pare ci sia gente che compra viaggi a sorpresa, cioè in cui scopri la destinazione solo quando arrivi in aeroporto.
tu lo faresti, sinceramente? io non sono mica certo che sarei disposto a farlo.
la Russia vorrebbe un'autostrada che colleghi la Siberia all'Alaska
il progetto si chiama Trans-Eurasian Belt Development, prevede un'autostrada e una linea ferroviaria sullo stretto di Bering (88 km) e tiro a indovinare ma secondo me gli USA sono piuttosto scettici al riguardo: sarebbe il primo confine fisico con un paese nemico nella loro storia (anche se in effetti sono stati brevemente in guerra con il Messico).
un delizioso trattato sulla cultura del fare debiti in Francia nel 1800
non so come descriverlo meglio, ma è davvero adorabile, con tanto di tabella dei costi per il creditore in termini di distanze, passi e paia di scarpe consumate per esigere.
Ememem ripara le strade coi mosaici
presumibilmente ispirandosi all'arte giapponese del Kintsugi (riparare il vasellame rotto con l'oro), Ememem riempie le buche e ripara il selciato di Lione con mosaici.
sarebbe una pratica crowdsourced bellissima, se la adottassimo dappertutto.
Escif invece fa Banksy a Valencia
e immagino non gli piacerebbe essere derivato da un altro artista ma hey, è la prima cosa che viene in mente.
voglia di una sitcom? eccone 100
io una sitcom la tengo sempre in canna, per riempire i buchi della giornata e per il dopopranzo. in questo periodo è una godibilissima New Girl (personaggio preferito: Winston Bishop).
se le risate registrate non ti infastidiscono e sei in cerca di grandi classici della comicità TV, questa ottima lista di Rolling Stone delle 100 migliori sitcom di tutti i tempi ti viene giusto comoda.
TL;DR: se chiedi a me i fondamentali sono da vedere per primi: Seinfeld, Cheers (e, vabbé, Mash l'abbiam già visto) su tutti, ma se cerchi qualcosa di più recente: Parks and recreation, Curb Your Enthusiasm e Arrested Development sono tra le prime.
Guillaume Néry is at it again
anche questa volta in puro freedive, anche stavolta seguito con camera a mano da Julie Gautier, in fottuta impossibile apnea pure lei. mostri.
Street Photography con Magnum
Magnum ha messo online un corso di street photography tenuto da alcuni dei suoi professionisti. dieci lezioni (non è specificata la durata) a 99$. non so dirti se valga la pena, ché a volte i corsi online sono delle paraculate poco utili, ma altre volte no.
in ogni caso quello nella formazione è spesso un buon investimento, e se hai la passione della fotografia io ci penserei. è anche un bel regalo per qualcuno che ce l'ha.
il prodottino della settimana: Amazon music HD
io di solito saltabecco tra Spotify, YouTube Music e Amazon music inseguendo le promo stagionali. con Soundcloud free per i periodi in cui non ci sono promo. per risparmiare, perché mi piace provare tutto, perché nella mia vita ho sputtanato quantità di soldi in supporti musicali che si sono rivelati obsoleti, ma da boomer ho ancora il senso della proprietà della musica. e anche perché non ascolto più tantissima musica (forse ridurre i consumi musicali è stato un effetto collaterale dell'invecchiare, boh).
sto però pensando di fare un abbonamento annuale, e devo dire che l'ultima prova di Amazon Music HD mi ha convinto, perché con la qualità HD (inclusa nei 99€/anno) il bitrate è più alto di Spotify (fino a 850kbps, contro i 320 di Spotify) e mi pare che la musica sia sensibilmente più dettagliata (ma non ho le competenze per affermarlo con autorità).
ma anche perché tutti usano Spotify o Apple, quindi in puro spirito di contraddizione delle masse. poi certo, Amazon mangia bambini tritati a colazione, eccetera, ma sono ormai un vecchio cinico e sul valutare e comparare l'etica delle corporation ci ho, come si dice a Modena, dato a mucchio.
C’è anche la prova di 3 mesi gratuiti.
📚 ho letto di recente:
Piranesi di Susanna Clarke ⭐⭐⭐⭐
Devourer di Liu Cixin ⭐⭐⭐
Cose che succedono la notte di Peter Cameron ⭐⭐⭐⭐
Greasy Lake & Other Stories di T. Coraghessan Boyle ⭐⭐⭐⭐
Girl, Woman, Other di Bernardine Evaristo ⭐⭐⭐
Luster di Raven Leilani ⭐⭐⭐ ½
Uncanny Valley di Anna Wiener ⭐⭐⭐ ½
📖 sto leggendo
Seni e uova di Mieko Kawakami
Sillabari di Goffredo Parise
Brevemente risplendiamo sulla terra di Ocean Vuong
Final Exit: The Practicalities of Self-deliverance & Assisted Suicide for the Dying di Derek Humphry
hai mai pensato di comprare un purificatore d'aria per la casa? il Post mi ha convinto di no.
ancora una volta: questa newsletter non ha affiliazioni con Amazon né altri vendor, e non incassa un dollaro dai prodotti e servizi che consiglia. essa inoltre non ha tempo né interesse di fare considerazioni etico-politiche sul comportamento delle corporation tentacolari, trattandosi di giudizi (estremamente complessi, come la società in cui viviamo) che si fanno sul piano personale: siamo tutti adulti - e adesso ormai pure vaccinati.
la scrittura di questa newsletter avviene abitualmente in modalità carbon-free, con il 100% di energia rinnovabile e socialmente sostenibile fornita da ènostra.