☳ Polpette n°242
Буьйсанна борз ехкаш дуьненчу девлла тхо / Ӏуьйранна лом угӀуш тхан цӀераш техкина
questa è ⓟolpette, la vanzletter
di notizie è pieno il mondo
breve riassunto: la Cecenia è una repubblica dittatura appartenente alla federazione russa con un milione e mezzo di abitanti, in maggioranza di religione islamica (sunnita), governata in modo autoritario da quel fuori di testa di Ramzan Kadyrov, noto come "il macellaio di Grozny", perché nell'ex-URSS il despota più sano è uno psicotico totale. l’annessione della Cecenia alla Russia è il risultato di due sanguinose guerre a cui i ceceni non hanno certo smesso di pensare.
ma oggi parliamo di Cecenia per una ragione più curiosa: nell'ambito delle attività bizzarre messe in atto dalle dittature per valorizzare il nazionalismo e il sovranismo, il governo ceceno ha deciso di vietare tutti i brani musicali che abbiano un BPM (numero di battiti al minuto) al di fuori dell'intervallo tra 80 e 116 BPM. scopo: conformare la produzione musicale "alla mentalità cecena e al suo senso del ritmo".
per la serie "di cazzate ne ho sentite nella mia vita, ma questa è un bel po' in alto in classifica".
volevo mettere la ricerca per le polpette cecene ma non ne trovo, forse sono troppo occupati a fare la guerra (ho tutta una mia teoria che i popoli che hanno una società orientata - a volte per necessità - alla difesa o alla potenza militare hanno culture gastronomiche basiche e deludenti, ma sono sicuro che mi troverete eccezioni).
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Le Polpette della settimana:
la notizia (simbolicamente) più importante del mondo
la Corte Europea dei Diritti Umani, rispondendo a una causa intentata dal gruppo svizzero KlimaSeniorinnen (Signore Anziane per la Protezione del Clima), ha sentenziato che il governo svizzero ha violato i diritti umani dei suoi cittadini non agendo in modo abbastanza rapido e incisivo per contrastare la catastrofe climatica. è una vittoria simbolica? forse, ma ispirerà molte altre battaglia in tutta Europa, e prima o poi i governi verranno messi davanti - con la minaccia di multe salatissime - alle loro responsabilità.
e non tutti i popoli fanno spallucce (come quelli dei paesi mediterranei) davanti alle multe europee, che gli italiani più minchioni portano come medaglie (sono oltre 80 milioni l’anno).
OCCHIO: ci sono due eclissi totali che nei prossimi anni saranno visibili, non in Italia ma in Spagna: 12 agosto 2026 e 26 gennaio 2028. bisogna cominciare a pensare il Ferragosto del 2026 a Barcelona, in Costa Brava o nei paesi Baschi (poi i prezzi salgono!).
(via Link Molto Belli)
non siamo alla fine del mondo. probabilmente. ma è davvero quello il problema?
scusa ma qui è necessario fare un pippone, che cercherò di contenere, in diciamo mezza pippa:
uno dei dibattiti più pressanti e necessari che non stanno avvenendo abbastanza in pubblico è quello tra l'ambientalismo e il tecnocapitalismo, che sono su due posizioni parecchio lontane ma secondo me dovrebbero almeno accordarsi su dei paletti.
per esempio: il fatto che, come sostiene Hannah Ritchie in Not the end of the world (e come sosteneva già prima Hans Rosling) la situazione sta migliorando rispetto a emissioni, inquinamento dell'ecosistema, salute e durata della vita, tutti gli indicatori sociosanitari. ma: è sufficiente?
un riassunto della situazione sta nel concetto "La situazione del pianeta è terribile. Ma è molto meglio che in passato. Ma potrebbe essere molto meglio". il punto è mettersi d'accordo su COSA dovremmo fare al riguardo e QUANTO dovremmo farlo, in che tempi, e con quali garanzie.
il tecnoutopismo sembra sostenere: siamo sulla via giusta e quindi non serve fare altro, ignorando la questione dell'overshoot delle risorse, cioè che se, come dice Ritchie, globalmente le emissioni calano o almeno rallentano (ma è vero? a me non sembra), quello che continua a crescere sono i consumi, tanto che il giorno in cui finiamo di consumare le risorse a nostra disposizione per l'anno in corso arriva sempre prima, e andiamo a prestito dal futuro. è il debito pubblico ambientale: tutto quello (di non rinnovabile) che consumiamo oggi non sarà disponibile ai cittadini futuri (cioè figli e nipoti). e non è solo il petrolio: è l’acqua (per ragioni complesse).
ora al punto diametralmente opposto da Ritchie c'è un paper che cerca andare oltre le soluzioni consolatorie proposte per risolvere la crisi climatica, e spiegare le vere ragioni per cui l'overshoot continua a accelerare.
tesi: le misure che anche l'ambientalismo propone sono mirate agli effetti e non alle cause, quindi non risolvono nulla perché sono un palliativo: "they're not going to solve the bigger problem unless we tackle demand”. il problema alla base è la domanda crescente, cioè questo tipo di crescita.
poiché l'overshoot è una crisi basata sui comportamenti umani, bisogna frenarli, partendo dalle tre aree di azione: i consumi, gli scarti e la sovrappopolazione, con una soluzione comportamentale e mediatica, ridefinendo i valori: "Use the tools of the marketing, media and entertainment industries in a campaign to redefine our material-intensive socially accepted norms. The things that humans can attach status to are so fluid, we could be replacing all of it with things that essentially have no material footprint – or even better, have an ecologically positive one.”
misura necessaria, la depopolazione, che peraltro è prima di tutto "A question of women’s liberation. Higher levels of education lead to lower fertility rates. Who could possibly claim to be against educating girls – and if they are, why?”.
e non venitemi a dire che le donne non fanno figli solo perché non se lo possono permettere: non li fanno ANCHE perché non vogliono. e nessuno ha diritto di dire loro che devono farli.
stavolta il paper (più discorsivo che scientifico, e anche un po' manifesto) sarebbe da leggere interamente.
l'assurdo riscaldamento dell'estate 2023 non era previsto dai modelli
perché i modelli climatici hanno gravemente sottovalutato gli effetti della cessazione delle emissioni sulfuree ("aerosol") delle navi e il calo dell'inquinamento da polveri sottili, che schermavano gli oceani dai raggi solari. e anche, molto probabilmente, della quantità di acqua dolce che si riversa negli oceani: di questo riparliamo la prossima settimana.
lo studio questo analizzava e qui si ferma, ma resta il punto: dagli anni 80 l'Europa si è riscaldata di 2°, con punte di 3° in alcune aree, e questo trend non è sostenibile nemmeno a medio-breve termine.
resta la grande domanda: con la cessazione del Niño ad agosto si tornerà a temperature più sensate, o questa folle corsa dipende da altro che non sappiamo nemmeno individuare, figuriamoci misurare?
una cosa divertente che hanno fatto di nuovo
Gary Shteyngart di The Atlantic si misura con il reportage di maggior successo di David Foster Wallace, partecipando e raccontando il viaggio inaugurale della Icon of the Seas, la nave-mostro da crociera più grande del mondo. e lo fa con un lucido sarcasmo direttamente ispirato a Wallace, quindi il tutto è godibile. qui in originale su the Atlantic, qui sempre in inglese ma fuori paywall, qui tradotto automagicamente in italiano.
ho dovuto fare dei magheggi e non garantisco il funzionamento di tutti i link.
hanno trovato il modo di ricaricare i droni in volo
semplicemente facendoli appoggiare sulle linee dell'alta tensione, se ho capito bene. quindi: droni da guerra con autonomia infinita, yay!
il declino della salute mentale dei giovanissimi è dovuto alla scarsa autonomia
è innegabile che la qualità della salute mentale di pre-teen e teen sia drasticamente calata negli ultimi anni, e nessuno sa spiegare esattamente perché. istintivamente si dà la colpa agli smartphone, ma questa cosa succede solo in alcune società, principalmente quelle occidentali, USA in testa.
la correlazione che spiega meglio il fenomeno è quella con l'autonomia: per essere psicologicamente sana, una generazione ha bisogno di fare le proprie esperienze, coltivare relazioni sociali in autonomia al di fuori della famiglia, costruirsi una personalità in relazione con il mondo esterno:
independent activities promote the growth of mental capacities for coping effectively with life’s inevitable stressors.
oggi (soprattutto in Occidente) i giovanissimi hanno sempre meno libertà di muoversi: non sono incoraggiati a uscire da soli e a relazionarsi con la società fuori dal controllo degli adulti. ciò li rende (semplificando) più insicuri, fragili, infelici.
e questo nonostante viviamo i tempi più sicuri di sempre, in una delle società più sicure del pianeta.
e qui fatemi fare un passo in più: una parte rilevante della responsabilità originaria di ciò (il controllo parentale, la mancanza di libertà) è dovuto alla società autocentrica. vivere in città costruite attorno e per l'automobile ci ha relegati in spazi di sicurezza forzata (la casa, l'auto stessa) che non permettono ai giovanissimi di esperire la società.
vivremmo i tempi più sicuri di sempre, in una delle società più sicure del pianeta, non fosse per l’uso scriteriato che facciamo dell’automobile.
ma anche l'effetto depressivo sugli adulti di spostarsi da soli, in un contesto stressante, e la relativa privazione di esercizio fisico, non scherza affatto.
l'automobile è un'arma di depressione di massa.
Yuwal Noah Harari ti spiega che è il cane che ha adottato gli umani
e non viceversa, perché il lupo ha iniziato a seguire gli umani in virtù di una forma di simbiosi sociale che portava vantaggi a entrambi.
hanno testato un'arma per schermare il sole
solo che non è un'arma: servirebbe a impedire che una parte dei raggi solari raggiunga i mari, è probabilmente velleitaria quanto la carbon capture, e comunque diversi scienziati sostengono che non è una buona idea, perché
“You could well be changing climatic patterns, not just over the sea, but over land as well. This is a scary vision of the future that we should try and avoid at all costs.”
la Library of Consciousness
raccoglie una quantità di documenti sul tema della coscienza (e della conoscenza), dalla filosofia alle AI, teoria dei sistemi, evoluzione, epistemologia, persino architettura. c'è di tutto. roba pesa, ma affascinante e molto educativa.
Food mood by Google
un tool per ottenere ricette originali combinando i tipi più diversi di cucine del mondo (solo cucine nazionali, non regionali).
vuoi un menù coreano-austriaco? Schnitzel al kimchi con contorno di spatzle, salsa di soia e miele. (il problema qui è fare il kimchi, che però si trova).
occhio che se hai un blocco dei pop-up o per la privacy non funziona.
navigazione digitale senza smartphone
un device da tasca che ti fa da navigatore e ti permette di esplorare una zona senza perderti, perché ti riporta sempre al punto di partenza. la cosa più figa (ma anche challenging) è che te lo puoi costruire in casa con una stampante 3D. un esperimento di elettronica fai da te molto interessante, anche sul lato educativo.
Gaspar, questa è roba per te.
la Defenestrazione di Praga
uno degli eventi storici che più suscita la curiosità (soprattutto degli americani, perché noi lo studiamo a scuola).
https://www.threads.net/@civixplorer/post/C5grUOFMklc
il prodottino della settimana: attrezzarsi per la pioggia
problema: come affrontare un'escursione, una biciclettata o anche solo una camminata in una giornata di pioggia battente (è primavera, in teoria la stagione degli acquazzoni).
soluzione: abbigliamento e soluzioni tecniche waterproof. serviranno:
una shell waterproof (ne ho già parlato in passato quindi non mi dilungo. marche: Patagonia, Columbia, Marmot, Salewa, Regatta). se hai da spendere, in goretex.
sotto, servirà uno strato intermedio traspirante (lana merinos, pile, tessuti tecnici in poliestere ecc. il cotone no perché si impregna e non si asciuga mai).
naturalmente più è lunga la giacca, più ti protegge, ma le shell tecniche di solito solo alla vita, quindi ti serviranno pantaloni da pioggia. vanno bene anche quelli Decathlon da trekking, che però di solito non sono waterproof 100%. sotto, in inverno, ci metti una calzamaglia, eh? magari in lana merinos.
un cappellino da baseball impermeabile con la visiera (per schermare viso e occhiali, come questi qui.
scarpe waterproof (qui è più complicato perché per la loro struttura (lacci, linguetta, ecc) le scarpe sono più difficili da impermeabilizzare. per camminare molto direi decisamente scarpe da trekking Columbia, Salomon o CMP.
MA se non hai o non vuoi usare scarpe waterproof, la soluzione più pratica e economica (che puoi togliere e mettere al bisogno) sono le copriscarpe cinesi elastiche, che esistono basse o alte. la figata è che le indossi su praticamente qualunque tipo di scarpa e le togli in un attimo. serve un sacchetto per tenerle poi in borsetta/zaino.
lo zaino è il capo che prende più pioggia, quindi tanto vale che quando compri il prossimo fai attenzione che sia waterproof (soprattutto se ci tieni il PC).
e ricorda: ombrello is for tourists, cappuccio con visiera is for explorers.
poi parleremo anche di attrezzatura da mare, che è quasi ora.
Ottime le galosce waterproof credo le prenderò per l’Irlanda…
Ciao, per l'abbigliamento waterproof manca un poncho, che soprattutto da primavera in poi risulta estremamente utile sia in bici che per trekking. Piccolo da portare, waterproof perché plasticoso, economico. Copre lo zaino, può arrivare fino alle scarpe, più aerato di altre soluzioni (l'aria entra da sotto o da apposite fenditure), si mette e si toglie in un attimo e asciuga praticamente da solo. Soprattutto per chi - come me - comunque suda, il piccolo fastidio della copertura plastica è ampiamente ricompensato. A quel punto bastano un buon paio di scarpe impermeabili e si va. Io personalmente non amo né salomon né columbia - per questioni di rigidità, larghezza pianta minima che stringe troppo il piede, spessore dello stack, eccessivo supporto plantare e drop.